Paralimpiadi, il romanzo “Adele e Oliver” racconta come l’amore per lo sport può aiutare ad affrontare la disabilità
Un racconto che esalta le differenze e la bellezza della vita nonostante un mondo in cui viviamo che ci appare troppo spesso saturo di pregiudizi, discriminazioni e muri pseudoculturali. Un testo che parla di sport associato alla disabilità e del desiderio di partecipare alle Paralimpiadi. Si tratta del libro intitolato “Adele e Oliver. Il vento dei sogni” (Edizioni Aede Books) scritto da Paul Sterling. Racchiude in sé tematiche di attualità e racconta le emozioni di chi affronta le barriere della disabilità grazie all’amore per lo sport. Il libro è impreziosito anche dalle testimonianze di 50 campioni dello sport che hanno scritto altrettante “frasi speciali”, tra cui, Francesco Moser, Gustav Thoni, Carolina Kostner, i fratelli Abbagnale, Agostini, Meneghin, Compagnoni, Nibali, Riva, Igor Cassina, Martina Caironi, Daniele Cassioli, Arjola Trimi. Parte del ricavato della vendita del libro è devoluto all’Associazione Alex Zanardi Bimbingamba Odv.
La giovane protagonista della storia che intreccia realismo e fiaba è Adele accompagnata dal suo cane Oliver. La ragazza lotterà giorno dopo giorno con coraggio e determinazione per realizzare il suo grande sogno di gareggiare ai Giochi Paralimpici. Si ripercorre a livello narrativo il percorso di Adele fatto di sacrifici e timori, ma anche successi e gioie. Una storia emozionante, che si rivela essere un manifesto potente per un mondo più inclusivo: un viaggio straordinario attraverso la vita di una bambina, ragazza e donna che trasforma le sfide in opportunità e le difficoltà in successi, dimostrando quotidianamente il potere della resilienza umana. Paolo Menconi, l’editore di Aede Books, a ilfattoquotidiano.it spiega che “Adele e Oliver è un libro positivo, educativo, talvolta struggente e che fa bene al cuore con un messaggio importante per tutti: credi sempre ai tuoi sogni, qualunque ostacolo la vita ti metta avanti”. Ogni pagina è un tributo alla capacità di superare ostacoli apparentemente insormontabili. Conoscere la disabilità per cercare di vivere in realtà più eque e solidali, dato che la disabilità non è un mondo a parte ma parte del mondo.
Menconi ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione, in particolare Eugenio Finardi che ha scritto la prefazione del testo. “L’iniziativa editoriale è nata per diffondere una conoscenza consapevole della realtà della disabilità, della diversità e della resilienza attraverso la promozione del libro sui giornali e sui media e con iniziative che rivolgeremo, da settembre, anche alle scuole e alle biblioteche”, spiega l’editore. Tra i progetti e le iniziative collegate al libro c’è la volontà di sostenere con una parte delle royalties provenienti dalle vendite l’organizzazione Bimbingamba onlus del campione di Formula 1 oltre che di handbike paralimpica Zanardi. L’Obiettivo è quello di poter contribuire ad aiutare i bambini che hanno bisogno di protesi e non possono usufruire dell’assistenza sanitaria.
“Realizziamo protesi per i bambini che hanno subito amputazioni e che provengono da ogni parte del mondo e hanno perso uno o più arti per incidenti, malattie o per lesioni provocate da esplosioni o armi da fuoco in zone di guerra. Ad oggi sono stati trattati oltre 120 bambini amputati”, dice a ilfattoquotidiano.it Andrea Perri, presidente dell’associazione Alex Zanardi Bimbingamba. “Ci tengo a ringraziare AEDE books per questa bella iniziativa che permette di parlare una volta in più della realtà della disabilità in modo positivo. Apprezzo molto quello che stanno facendo”, dichiara Perri. Inoltre, il libro ci conduce sino alle Paralimpiadi, manifestazione così cara a Zanardi vittima nel 2020 di un gravissimo incidente stradale e in condizioni assai critiche. “Alex diceva”, ricorda Perri, che “a volte la vita cambia così rapidamente, che ti ritrovi in direzioni impreviste. Ma, se sai cavalcare ciò che accade e non ti lasci sopraffare, magari trasformi il tuo nuovo orizzonte imprevisto anche in una cosa bella. Come è accaduto a me. Penso di essere riuscito a convertire il mio incidente in un’opportunità: è stato il biglietto di ingresso in un mondo nuovo e inaspettato, nel quale ho avuto grandissime soddisfazioni”.
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