«Non parcheggiate a Giussago»: appello del comitato pendolari
GIUSSAGO. La decisione era già stata presa nei mesi scorsi con la comparsa delle prime colonnine parchimetro e ora, a partire da lunedì 2 settembre, verrà attivato il sistema automatizzato di gestione del parcheggio a pagamento presso la stazione ferroviaria Certosa in via Fratelli Cervi, a Giussago. Sarà ancora gratis per i pendolari residenti di Giussago e di Certosa che per lavoro tutti i giorni percorrono la linea S13 per Milano, mentre per tutti gli altri il pagamento del parcheggio sarà a tariffa giornaliera - un euro per 24 ore - e potrà essere effettuato sia in contanti sia con carta di credito o bancomat. La tariffa sarà applicata anche di domenica e nei giorni festivi. Sarà possibile inoltre pagare la sosta anche dal proprio cellulare grazie all'attivazione di app Flowbird scaricabile gratuitamente da Google Play e da Apple Store.
Il costo, come avevano annunciato tempo fa gli amministratori comunali di Giussago, è a un prezzo popolare, ma necessario per almeno due motivi: il primo, allo scopo di avere una sorta di regolamentazione nella sosta delle auto che, altrimenti, diventerebbe selvaggia e appunto senza regole di orari; la seconda, per poter contare su un minimo di mantenimento e di manutenzione costante dell'area la quale, va ricordato, non riguarda solo gli abitanti e pendolari residenti a Giussago, ma anche tutti coloro che prendono il treno e che abitano nei paesi limitrofi, per un totale di circa diecimila cittadini che, potenzialmente, potrebbero usufruire della stazione ferroviaria e, di conseguenza, del posteggio di via Cervi.
Per agevolare i residenti, come detto, il parcheggio rimarrà gratuito per i cittadini di Giussago e di Certosa, i quali avranno la possibilità di recarsi nei rispettivi municipi per attivare l'iter per non pagare la sosta indicando il numero di targa della propria vettura per il riconoscimento. E proprio su quest'ultima decisione proseguono le polemiche di chi non approva la novità.
Ad oggi a poco è valsa l'opposizione costante del comitato “Parcheggio sbagliato”: in un primo momento, aveva bocciato l'iniziativa presa dal Comune di Giussago con proteste e unendo i cittadini contrari al progetto; ora, oltre a non aver cambiato idea sull'inadeguatezza dell'iniziativa, prosegue nella battaglia attraverso i propri canali social contestando una disparità di trattamento dei pendolari, al motto di "O pagano tutti o non paga nessuno".
È chiaro che l'idea che il parcheggio sia diventato a pagamento tranne che per chi abita a Giussago e Certosa delinea una differenza che, seppur non economicamente esorbitante, per chi risiede ad esempio a Vellezzo Bellini o a Borgarello, potrebbe essere a dir poco spiacevole, soprattutto visto che l'area di sosta in questione è sempre stata gratuita e libera per la comodità di chi utilizza il treno.
Da qui il nuovo appello, da parte del comitato, ai Comuni interessati, a Regione Lombardia e ai cittadini che dovranno pagare la sosta: agli enti si richiede un dialogo continuo per bloccare il progetto, mentre ai pendolari si chiede di boicottare il parcheggio di via Cervi usando, se possibile, altre zone per la sosta dell'auto o alternative nell'utilizzo di quella stazione ferroviaria.
Davide Aiello