US Open, Paul: “Sinner è il miglior colpitore del circuito. In alcuni casi è irreale”
Tommy Paul ha lottato, ci ha provato come aveva promesso nella conferenza stampa precedente alla partita. Alla fine, però, si è dovuto inchinare a Jannik Sinner, che si è imposto in tre set prenotando un posto nei quarti di finale, dove se la vedrà con il rivale di tante battaglie, Daniil Medvedev. Il tennista statunitense, al termine dell’incontro, è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, le dichiarazioni più interessanti.
D: Tommy, i tuoi pensieri sul match.
Tommy Paul: “Non credo che lui abbia giocato molto bene ad inizio match e poi quando io mi sono trovato avanti 4-1 non credo di aver giocato bene. Ho avuto delle occasioni nel primo set ovviamente e anche nel secondo, ma lui è migliorato nei punti più importanti e io non sono riuscito a sfruttare le opportunità. Ho sentito che questa fosse la storia dell’incontro”.
D: Tra due settimane rappresenterai Team World nella Laver Cup. Hai intenzione di fare un periodo in Cina in vista della Coppa Davis?
Tommy Paul: “Sì, non farò la Coppa Davis. Andrò ad allenarmi per essere pronto per il resto della stagione. Ovviamente quest’anno è stato diverso dal solito con le Olimpiadi e i tanti cambi di superficie. Voglio dare la priorità al riportare il mio corpo al 100% per il resto della stagione”.
D: Com’è stato essere in quello stadio? Qual era l’atmosfera, di sera, con lo stadio pieno, con la gente che ti spingeva?
Tommy Paul: “È dove vorresti essere. Quando ho visto l’incontro, ho pensato che ci fosse l’occasione per giocare un match serale. Era quello che speravo. È qualcosa di diverso rispetto agli altri match. È qualcosa di elettrico e ovviamente ero nervoso. Mi ci è voluto un po’ per ambientarmi davvero e divertirmi. Non ci ho pensato dal primo set, stavo pensando solo a me e al mio avversario, sentivo che entrambi stavamo lottando con i nervi e provando ad ambientarci. Poi non è successo fino a quando nel secondo set ho cominciato a godermi il momento. È un posto davvero bello in cui giocare a tennis“.
D: Questa è la prima volta che affronti Sinner da quando lui ha fatto il suo grande salto. Cosa si prova a giocare contro di lui e come puoi paragonarlo ad Alcaraz, con cui hai avuto grandi battaglie in passato?
Tommy Paul: “Credo che l’ultima volta che l’ho affrontato fosse quando stava cominciando a crescere, o forse lo aveva già fatto, ma vinse il suo primo Masters 1000 in quella settimana, battendomi in semifinale. Ha giocato un tennis super veloce. Oggi si è aggrappato al servizio nei punti importanti. Fa quello che fanno tutti i migliori giocatori al mondo. È irreale, colpisce la palla con grandissima qualità ogni volta che la palla tocca la sua racchetta. Questo lo rende diverso. Rispetto ad Alcaraz, non lo so. Penso che Carlos voglia entrare di più e giocare a tutto campo, ma Sinner è il miglior colpitore del circuito“.
D: Come hai detto, le differenze erano sottili oggi, soprattutto nei primi due set. Uscendo dal match, quanto pensi di essere vicino a tennisti come Sinner?
Tommy Paul: “Questi sono i migliori giocatori al mondo. Lui adesso è il numero uno ed è sempre un test importante per capire a che livello sei. Non credo di aver giocato molto bene. So che lui probabilmente non ha giocato il suo miglior tennis oggi, ma le differenze erano davvero risicate. Per me è una motivazione. Ovviamente abbiamo ancora due americani nel torneo, quindi credo che prima o poi uno di noi potrà farcela”.