Chiarito il giallo di Parma, con la quindicenne morta per un malore nella notte tra l’11 e il 12 agosto scorso. Un malore che oggi ha un nome preciso: overdose di anfetamina. E per questo gli inquirenti sono alla ricerca del pusher che ha venduto la sostanza stupefacente alla ragazzina.
Il giallo di Parma
La quindicenne trovata senza vita a Parma, nella notte tra l’11 e il 12 agosto scorso, a casa di un amico con cui aveva passato la serata, è morta per overdose di anfetamina, più precisamente di Mda. A stabilirlo in modo inequivocabile sono i risultati degli esami tossicologici e dell’autopsia che erano stati disposti dall’autorità giudiziaria dopo il suo ritrovamento.
La ragazza ha assunto le anfetamine mentre era in compagnia di amici. Ora, le indagini dei carabinieri si concentrano sulla ricerca dello spacciatore da cui la ragazzina aveva acquistato la sostanza, attraverso anche l’esame delle celle telefoniche che, quella notte, si sono agganciate nell’area del quartiere Lubiana.
Per quanto riguarda l’amico diciottenne della ragazzina, che l’ha trovata senza vita a casa sua, non ci sono capi di imputazione a suo carico, ma le forze dell’ordine stanno cercando ovviamente di capire se sia in possesso di notizie utili per le indagini e se, come appare probabile, abbia pure lui assunto la sostanza. Di certo, gli investigatori vogliono vederci chiaro e stanno indagando a 360 gradi: innanzitutto si stanno ricostruendo le ultime ore della ragazzina, che avrebbe passato in compagnia dell’amico.
L’overdose di Mda
L’Mda è un derivato sintetico dell’anfetamina, è simile all’Mdma ma si differenzia soprattutto per il modo in cui influenza le percezioni sensoriali (effetto entactogeno), per l’intensificarsi della capacità di immedesimazione (effetto empatogeno) e per l’intensità degli effetti allucinogeni. L’Mda è venduto in forma pura o parzialmente dichiarata come nuova sostanza psicoattiva (Nsp) o è come pasticche di ecstasy. La ragazzina potrebbe averne assunto una quantità considerevole ma non è da escludere che l’arresto cardiaco possa essere stato provocato anche da una prima assunzione, evento purtroppo non raro.
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