Piazza Libertà, è allarme: il caso in Prefettura a Trieste
TRIESTE Accoltellamenti, risse, spaccio, pestaggi con catene, uomini che si denudano davanti ai passanti. Piazza Libertà e la contigua largo Città di Santos, così come i primi capannoni del Porto vecchio a ridosso del centro, ma anche in parte lo stesso borgo Teresiano, circoscrivono ormai una sorta di “zona franca” dalla quale i cittadini tendono a tenersi alla larga se possono, soprattutto di sera.
E non tanto per l’assembramento delle persone migranti (anche famiglie con bambini) che, dopo la chiusura del Silos, dormono sulle aiuole della piazza e ora pure sotto la tettoia che percorre il lato della stazione ferroviaria che dà su viale Miramare: sono lì perché evidentemente non hanno un posto nel sistema di accoglienza. Ma sono piuttosto gli episodi di violenza e il degrado – tematiche oggetto di un confronto in Prefettura oggi con i vertici delle forze dell’ordine – ad aver reso la zona sempre più problematica e pericolosa, guardata dai triestini come fosse ormai un corpo estraneo alla città.
L’ultimo report della Polizia locale (e non di tutte le forze dell’ordine), limitato al solo mese di agosto, consegna questo dato: la maggior parte dei casi si sono focalizzati in piazza Libertà e dintorni.
Il 7 agosto, ad esempio, il Nucleo interventi speciali della municipale è intervenuto nei pressi di via Flavio Gioia per una rapina: un rumeno armato di coltello, poi arrestato, aveva aggredito un altro straniero che è solito frequentare la stazione.
Risale a due giorni dopo la denuncia per una violenza sessuale ai danni di una ragazza che ha riferito a una pattuglia posizionata in largo Città di Santos di essere stata molestata da uno sconosciuto – un turista – a bordo di un autobus extraurbano proveniente da Monfalcone. Non appena il mezzo si è fermato, l’uomo è stato identificato e denunciato.
È ancora largo Città di Santos ad aver fatto da sfondo al rintraccio di uno straniero che si è reso protagonista di una rissa tra migranti di origine mediorientale, con lesioni, avvenuta nel vicino Silos il mese prima. Ed è sempre nella stessa zona, tra largo Città di Santos e piazza Libertà, che ad agosto gli agenti hanno individuato e denunciato quattro cittadini stranieri per non aver ottemperato all’ordine del Questore di allontanarsi dal territorio comunale e nazionale. Atti, questi, che fanno seguito a reati commessi dai diretti interessati.
Il report, in mezzo a multe per mendicità, bivacchi (in varie zone della città) e parcheggiatori abusivi sulle Rive, contiene altri due episodi di rilevanza minore ma che in qualche modo danno nota delle condizioni di degrado della zona della stazione: si tratta di sanzioni comminate a due migranti che sono stati sorpresi in piazza Libertà completamente nudi, in mezzo alla gente, e altri due che sputavano per terra. Non mancano, nella stessa piazza, persone multate per ubriachezza; o chi è stato pizzicato mentre orinava nei pressi dei capannoni del Porto Vecchio.
Peraltro nell’intero perimetro compreso tra via Flavio Gioia, le aiuole e i marciapiedi di piazza Libertà e, ancora, largo Città di Santos nelle vicinanze del Silos, l’odore di urina, di escrementi e di vomito si percepisce in modo piuttosto marcato, per usare un eufemismo. Nonostante venga ripulito ogni mattina presto. Per non parlare della quantità di spazzatura che ogni giorni viene rimossa: lattine, resti di cibo, vestiti e coperte. Questo solo nell’ultimo mese di agosto. A ciò si aggiunge lo spaccio di sostanze, sotto gli occhi di tutti.
Ma è dall’anno scorso che nell’area circostante a piazza Libertà, dunque compresi pure il borgo Teresiano e via Ghega, si verificano rapine, pestaggi e agguati tra stranieri armati di coltelli e catene.
«La parte attorno alla stazione è oggetto di un particolare monitoraggio», conferma il comandante della Polizia locale Walter Milocchi.
Così l’assessore alle Politiche della sicurezza cittadina Caterina De Gavardo: «Siamo sul territorio, siamo attenti alla cittadinanza e alle sue segnalazioni», afferma. «Il Nucleo interventi speciali, spesso con pattuglie appiedate, lavora contro il degrado urbano, monitorando, anche in collaborazione con le altre forze dell’ordine, le aree più calde. Il pronto intervento è spesso determinante per ottenere risultati positivi in situazioni anche molto delicate e complesse».