Gli scatti dell’agenzia Magnum in una mostra, le fotografie sui set dei film hollywoodiani
È un lato forse meno noto – quello legato al cinema – dell’attività dei fotografi Magnum, la leggendaria agenzia fotografica fondata a New York nel 1947 da Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, George Rodger e David Seymour, il cui nome si deve all’enorme bottiglia di champagne (magnum, appunto) utilizzata per “battezzare” la nascita dell’avventura che ha cambiato la storia della fotografia del ‘900 e contemporanea.
In realtà, fin da subito la Magnum Photos allacciò un rapporto intenso e speciale con il mondo cinematografico e all’incontro fra i maestri della fotografia e quelli del grande schermo è dedicata l’importante mostra “Magnum sul set. Lo sguardo dei grandi fotografi sui divi di Hollywood” (organizzata dal Comune di Pordenone in collaborazione con Contrasto, Pordenonelegge, Cinemazero, Craf, Magnum e Versicherungskammer Kulturstiftung), che sarà inaugurata sabato 14 settembre, alle 17, nella galleria Bertoia di Pordenone, presentata martedì 10 alla stampa, in corso di allestimento.
Anche se soltanto una parte delle 116 fotografie (scattate da 18 grandi fotografi su 12 set dei più celebri film hollywoodiani) martedì 10 erano visibili, il fascino che porta con sé l’ampia retrospettiva è immediatamente percepibile.
Lo sguardo spazia fra film memorabili e divi intramontabili, catturato da Willy Loman/Dustin Hoffman durante le prove di “Morte di un commesso viaggiatore" (negli scatti di Inge Morath) piuttosto che da Charlie Chaplin sul set di “Luci della ribalta”, fotografato da Eugene Smith.
Vira su Billy Wilder e Marilyn Monroe in “Quando la moglie è in vacanza”, immortalati da Elliott Erwitt o su James Dean in “Gioventù bruciata”, nelle immagini di Dennis Stock.
Segue Elizabeth Taylor e Katharine Hepburn in “Improvvisamente l’estate scorsa”, fotografate da Burt Glinn, gioca a riconoscere volti e nomi nel cast di “The Misfits – Gli spostati”, di John Huston, con le foto scattate da diversi autori (ogni due settimane la Magnum inviò due dei suoi uomini sul set), scorge Michelangelo Antonioni durante le riprese di “Zabriskie Point”, nelle foto di Bruce Davidson, si sofferma davanti al mito John Wayne mentre dirige “La battaglia di Alamo”, nelle immagini di Dennis Stock, spia Christopher Reeve in “Superman”, immortalato da Burt Glinn
Si lascia guidare dalle suggestioni legate al kolossal “Moby Dick” anche per capire, proprio grazie alle fotografie (in questo caso di Eric Lessing), come spiega la curatrice della mostra per Contrasto, Alessandra Mauro, “quanto è importante l’inquadratura”.
Durante le riprese del film, accompagnate da molte vicissitudini, la finta balena di 23 metri si staccò dagli ormeggi e si perse nelle nebbie del mare, costringendo la troupe a lavorare con modelli di varia grandezza in una vasca artificiale degli studi londinesi…
È dunque un percorso fra ritratti, fuoriscena e “dietro le quinte” dei grandi film di Hollywood e non solo, la mostra, trasportati nell’immaginario emozionale da immagini che mettono in luce l’attività dei fotografi di Magnum e testimoniano il rapporto intenso, fatto di sorpresa ed emozione, che un set cinematografico dischiude agli occhi e alla macchina di un fotografo abituato a raccontare la realtà e il suo tempo.
“Un incontro fra la tribù del cinema e quella delle fotografie”, così lo definisce la curatrice Mauro, affiancata dalla co-curatrice Suleima Autore – attraverso 12 reportage dettagliati che esplorano i retroscena di altrettante pellicole iconiche”.
Ogni sezione è poi accompagnata da pannelli informativi che raccontano la storia del film, il suo impatto culturale e curiosità inedite.
Grazie alla collaborazione con Cinemazero di Pordenone, intervenuto ieri con Riccardo Costantini, la mostra presenta anche una selezione di poster e locandine promozionali dei film hollywoodiani. proveniente dalle prestigiose collezioni “La Cineteca del Friuli”, “La Cineteca del Friuli - Fondo Gianni Da Campo”, e “Collezione Isidoro Brizzi”.
E fra le diverse iniziative collaterali all’esposizione pordenonese, che si potrà visitare fino al 6 dicembre, sono in programma le proiezioni di alcuni dei grandi film cui si riferiscono le foto esposte.
«È un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di cultura visiva e cinematografica – ha sottolineato martedì 10 il sindaco reggente e assessore alla cultura di Pordenone Alberto Parigi – perché offre un viaggio affascinante e uno sguardo inedito sui protagonisti e le atmosfere del cinema. È un onore poter ospitare nella nostra città un evento culturale di tale rilievo, che dà continuità al ciclo di grandi mostre allestite in galleria Bertoia, in particolare fotografiche, nella logica di programmazione in uno spazio che ben si presta allo scopo e che non ha nulla da invidiare a luoghi simili presenti nelle metropoli del mondo».
Vale la pena informare, infine, che in occasione dell’apertura di “Magnum sul set”, sarà attivato il biglietto unico che consentirà l’ingresso a un prezzo speciale alle mostre aperte in galleria Bertoia, al museo civico palazzo Ricchieri e al Paff!.