Quale sarà il software utilizzato e come sarà integrato alla didattica
La didattica a distanza ha accelerato l’introduzione di strumenti digitali e tecnologici all’interno del comparto scolastico. Oggi, forse con una trepidazione eccessiva e la voglia spasmodica di anticipare gli altri, stiamo entrando nell’epoca dell’intelligenza artificiale come supporto agli studenti. Come annunciato dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara nel corso del suo intervento al Forum di Cernobbio, saranno 15 le classi sparse in quattro Regioni (Calabria, Lazio, Lombardia e Toscana) ad avviare questa sperimentazione. Ma come si integrerà l’AI nelle nostre scuole?
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Tra i lasciti riflessi della pandemia, la Scuola ha ereditato una dipendenza da parte delle aziende Big Tech. Gli spazi digitali dove gli studenti si collegavano per interagire con i docenti durante la chiusura degli istituti, infatti, erano “messi a disposizione” dalle grandi multinazionali del settore digital. Ed ecco che anche per l’AI nelle Scuole – tra le poche informazioni ufficiali che si hanno su questa decisione da parte del governo, in attesa di un necessario decreto ministeriale sul tema – il punto di partenza è rappresentato da Google Workspace.
AI nelle scuole, quale software sarà utilizzato
La suite di software creata dall’azienda di Mountain View sarà il punto di caduta per utilizzare l’assistente virtuale che, almeno all’inizio, sarà utilizzato come strumento di supporto agli studenti per alcune materie. Non è stato ancora annunciato quale sarà il software AI che dovrà svolgere questo ruolo, ma tutto fa pensare che la scelta sia caduta su Gemini, il chatbot conversazionale che fa parte proprio della famiglia di Google, e grande rivale di ChatGPT e Copilot. Come detto, però, manca ancora l’ufficialità, ma questa soluzione sembra consequenziale alla scelta di utilizzare la suite di Google Workspace come piattaforma di base. Dettagli, non da poco, che rappresentano solamente il primo passo.
Come si integrerà nella didattica
Ed eccoci al nocciolo della questione: ma a cosa serve l’AI nelle Scuole? E come si integrerà con la didattica a supporto di ogni singolo studente. Di fatto, il software AI installato all’interno della suite Google Workspace sarà personalizzato per ogni singolo alunno che deciderà (non si tratta di un obbligo) di ricevere il supporto dell’intelligenza artificiale alla sua preparazione scolastica (trattandosi di minorenni, dovranno essere i genitori a dare il consenso esplicito firmato, anche per quel che riguarda la tutela della privacy). Dopodiché, in caso di valutazione positiva da parte di professori e dirigenti scolastici coinvolti in questo progetto, l’assistente virtuale agirà nelle vesti di tutor per quel che riguarda le materie STEM (Scienze, tecnologie, ingegneria e matematica), oltre che alle lingue.
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