Spaccio di cocaina ed ecstasy tra giovanissimi nelle piazze di Riese e Vedelago
Era la droga “da ricchi”, ora la cocaina sta diventando sempre più uno stupefacente per tutti, complice un prezzo abbassatosi nel tempo con il taglio dello stupefacente, e il ricorso a dosi sempre più piccole e quindi meno costose per attrarre maggiori clienti, anche tra i più giovani. E la prova l’ha data anche l’esito delle indagini compiute dai carabinieri della compagnia di Castelfranco negli ultimi giorni.
Sulla scorta delle segnalazioni arrivate da alcuni residenti della Castellana, i militari si sono posti in osservazione dei movimenti che avvenivano attorno alle piazze frequentate da tantissimi ragazzini della zona, maggiorenni ma non solo, focalizzandosi su due profili sui quali hanno poi concentrato le indagini e poi fatto scattare un doppio blitz.
Il primo è avvenuto lo scorso 6 settembre, nel mirino un 19enne di Riese Pio X trovato in possesso di 20 grammi di cocaina, suddivisa in piccole dosi, nonché di 93 pastiglie di ecstasy. Poi i militari si sono spostati su quello che secondo i loro controlli poteva essere il compagno di affari, ed hanno fatto scattare il secondo fermo, avvenuto due giorni fa, quando i carabinieri hanno arrestato un 18enne di Vedelago ritenuto a buon titolo un fiancheggiatore del coetaneo.
Nella sua abitazione infatti i militari hanno trovato la bellezza di un etto e 30 grammi di cocaina ed altre 17 pastiglie di ecstasy, nonché materiale per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente. I due sono stati giudicati per direttissima dal Tribunale del capoluogo che ha convalidato i provvedimenti presi, adottando la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei confronti del primo mentre il secondo è stato rimesso in libertà perché ritenuto avere solo un ruolo da “magazziniere” dello stupefacente, più che quello di effettivo spacciatore riconosciuto invece al primo sulla scorta delle indagini. Per entrambi l’accusa è comunque quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto ricostruito, i due, pur giovanissimi, erano al centro di un giro di sostanze stupefacenti tra altrettanti ragazzi del posto, molti coetanei, un giro alimentato dalla movida e dalle serate estive. A dimostrazione di come anche la cocaina sia ormai diffusissima tra i più giovani.
«Si tratta ora di individuare quali siano i canali di approvvigionamento di questo giro di droga» spiegano i carabinieri, «ma soprattutto quale sia la sua capacità economica, legata anche a ragazzi che, per quanto i prezzi siano calati, a quanto pare hanno disponibilità di soldi in tasca».
Un ragionamento che purtroppo riguarda anche molte altre piazze nei comuni grandi e piccoli della provincia di Treviso.