Danni delle mareggiate, la Regione si impegna a investire sulle barriere
Opere strutturali e non solo ripascimenti per proteggere i litorali di Sottomarina e di Isola Verde, devastati dalle continue mareggiate, come quella che si è abbattuta tra domenica e lunedì, o quella del 19 agosto.
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Erika Baldin (M5S) che impegna la giunta veneta a stanziare le risorse per proteggere i litorali dalle erosioni. L’ordine del giorno va a modificare quanto previsto dalla legge regionale 15 del 2007, in materia di sviluppo costiero.
Più volte durante l’estate, il litorale è stato pesantemente colpito dall’effetto dell’alta marea e del vento con la cancellazione di intere porzioni di battigia. In alcuni punti di Isola Verde e della parte sud di Sottomarina sono stati spazzati via 8-10 metri di spiaggia con le onde a lambire le prime file di ombrelloni e a oltrepassare le reti di protezione.
«Ho recepito le indicazioni giunte dalle associazioni di categoria del turismo balneare» spiega la capogruppo regionale grillina, «È chiaro che nel mio intento queste opere di protezione della costa devono essere strutturali, altrimenti ogni anno succederà che il mare conquisti la terra e si ritorni al punto di partenza. Penso a esempio ai pennelli frangiflutti che hanno consentito, in alcune aree di Isola Verde, di contenere gli effetti della marea. Dovrebbe poter essere una soluzione praticabile su tutta la spiaggia, a nord come a sud del Brenta».
Il provvedimento votato va quindi nella direzione di superare i normali ripascimenti per intraprendere la strada delle difese immanenti.
«Ormai, a causa del cambiamento climatico in corso, gli agenti atmosferici inveiscono in modo simultaneo nei confronti delle zone più esposte», sostiene la Baldin, «Non si tratta solo di ambiente, ma della vita delle persone».
Nel frattempo, l’assessore regionale alla pesca del Veneto Cristiano Corazzari ha annunciato che un documento ad hoc sarà inviato al Ministro Lollobrigida per richiedere lo stato di calamità naturale a causa della presenza di dannose mucillagini nel mar Adriatico nel corso dell’ultima stagione estiva.