Con i cambiamenti climatici vendemmia anticipata a Caluso
Caluso
Le alte temperature nelle due settimane iniziali di agosto, e la pioggia caduta in questi giorni, confermano la tendenza, già in atto da un paio d’anni, di una vendemmia anticipata per l’Erbaluce ed il Canavese rosso, i vini vanto dell’enologia canavesana.
Cambiano dunque i tempi di un rito immutato per secoli, quando la vendemmia cominciava a fine settembre. L’ufficialità arriva con il calendario della vendemmia dettato dalla Cooperativa produttori Erbaluce di Caluso, all’indomani dei campionamenti effettuati nei vigneti per un’analisi della curva di maturazione delle uve. Si comincia oggi, mercoledì 11, con l’Erbaluce destinato a base per lo spumante e si prosegue fino ai primi di ottobre, con una pausa da venerdì 13 a domenica 15, i giorni della Festa dell’uva.
«E sarà una vendemmia ottima - assicura Paolo Vercelli, l’enologo della cantina, che si trova nel centro della città del vino –. Gli ultimi giorni saranno dedicati alla raccolta dell’uva Nebbiolo per la produzione del Canavese Nebbiolo. I cambiamenti climatici, con l’aumento delle temperature, fanno bene all’Erbaluce: l’uva matura bene e ne derivano vini corposi e ben equilibrati, mentre 20 anni si faticava a raggiungere una buona gradazione alcolica. La resa però sarà inferiore rispetto alle solite annate, a causa degli attacchi della peronospera avvenuti in primavera».
Nel 2023 la produzione di Erbaluce e Canavese rosso aveva subito un calo intorno al 20%; mentre la vendemmia era cominciata l’8 di settembre con la raccolta dell’uva Erbaluce. La produzione era rimasta sostanzialmente stabile: circa 3 mila quintali di Erbaluce docg e 700 quintali di uvaggi rossi misti.
«Le vendite vanno bene – sottolinea Vercelli – ed il mercato premia il miglioramento qualitativo dell’Erbaluce. Andiamo incontro quindi a un aumento del fatturato».
Intanto la Cooperativa, insignita del titolo di “maestro del gusto”, non ha mai chiuso per ferie, limitandosi ad una riduzione dell’orario di apertura la settimana di Ferragosto. Restano al palo però i lavori di costruzione di una nuova cantina e di un nuovo punto vendita con spazi per eventi e degustazioni, di fronte alla sede attuale.
Uno stop forzato legato alla ricerca di ulteriori linee di finanziamento, che potrebbero arrivare quest’anno. La nuova location si trova proprio di fronte l’attuale sede, che era stata ampliata 48 anni fa. Ma esisteva già da molti anni (dai primi del 1900) come cantina sociale e didattica per gli studenti dell’Istituto Professionale Carlo Ubertini. La viticoltura nel calusiese cominciò ad affermarsi come settore produttivo fin dal 1885, quando l’avvocato Paolo Genta, appassionato enologo, aveva ottenuto all’esposizione di Parigi la medaglia d’oro per il suo vino Passito, che ebbe l’onore di essere prediletto dall’imperatore Napoleone III.
La cooperativa raggruppa 130 produttori spalmati in un superficie vinicola di circa 125 ettari e la guida è affiata a Bartolomeo Merlo, che è anche presidente del Consorzio di tutela vini docg Caluso e doc Carema e Canavese.