Viola le norme sul plateatico, a Mestre chiuso il Soraprova: «Torniamo domenica»
«Ora è toccato a noi. Non disperate, torniamo domenica belli riposati e pronti per la nuova stagione in vostra compagnia. Un abbraccio». E poi, sotto, le firme.
Dopo diversi altri locali del centro città, a chiudere per aver violato la norma sul plateatico ed essere stati multati dalla polizia locale, è Soraprova, fine di piazza Ferretto angolo via Manin.
La polizia locale, ieri, ha affisso il cartello che indica la chiusura per tre giorni, da giovedì (ieri ndr) fino a domani.
«Giovedì venerdì e sabato siamo forzatamente chiusi», fanno sapere i titolari, «ma tranquilli «non abbiamo fatto nulla di male, se non voler far accomodare tutti i nostri clienti perdendo di vista le misure del plateatico, quindi ci hanno castigato tre giorni. Ma passano in fretta e domenica saremo di nuovo qui».
Precisa l’assessore alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga: «Sto cercando di trovare l’equilibrio giusto tra chi lavora e il cittadino che vuole vivere la città in tranquillità. Ci sono dei regolamenti vecchi, che stiamo riscrivendo per andare incontro ai gestori di locali. Invito tutti a informarsi sulla normativa, gli uffici del commercio e la polizia municipale lavorano in sinergia e rispetto ai passati provvedimenti vanno avanti: lancio un appello ad evitare di andare fuori dal selciato ed essere responsabili».
Un po’ di mal di pancia, però, persiste, tanto che alcune attività del centro, se la sono presa con il sindaco: «Siamo indignati. Come lo scorso anno Mestreland farà musica e spettacoli fino a tarda notte alla faccia dell’ordinanza che il sindaco ha firmato a sfavore dei locali del centro, i quali si trovano a dover spegnere la musica alle 23, chiudere il locale entro le due con l’ultima somministrazione all’una e mezza. Già lo scorso anno i residenti di zona Corso del Popolo fino ad arrivare a viale San Marco sono rimasti svegli fino all’alba per la musica altissima che faceva tremare le finestre.
La legge non è uguale per tutti. Quest’anno l’ordinanza è raddoppiata, dal 15 di giugno al 22 ottobre.
Dovrebbero ringraziarci di aver aperto attività in zone desolate e frequentate da spacciatori, clochard e tossicodipendenti, invece il comune fa di tutto per remarci contro e spostare il problema su di noi quando i problemi sono ben altri: droga spaccio delinquenza». L’ultima frecciata è per Costalonga: «L’assessore? Pensa alla prossima festicciola in via Piave».—