Caluso, il Rione Pescarolo vince il palio. Al Freta il premio miglior gruppo

Caluso

I rioni Pescarolo e Freta, la frazione Vallo, con i loro colori, le bandiere, il loro contagiante entusiasmo, nella serata di lunedì sono stati i protagonisti della serata di chiusura dell’edizione numero 91 della Festa dell’uva Erbaluce, che ha visto ancora la partecipazione di Gabriele Casadei, il canoista di Candia Canavese, vincitore della medaglia d’argento alle olimpiadi di Parigi 2024.

È stato lui, dal balcone di palazzo Ubertini a premiare i vincitori, insieme a Caterina Pistono, la presidente della pro loco di Caluso. Il Pescarolo si è aggiudicato il palio dell’uva: la sfida tra i nove rioni e frazioni di Caluso che si era combattuta in piazza Ubertini il giorno prima. I secondi, per il secondo anno consecutivo, si sono meritati il premio per il miglior gruppo: lo spettacolo che hanno messo in scena durante la sfilata della domenica pomeriggio, la loro coesione, è stato emozionante e trascinante.

Anche il Vallo, la popolosa frazione della “città del vino” ha bissato il premio per il miglior carro dedicato al tema degli antichi mestieri. Ma tutti gli allestimenti erano curati ed hanno fatto rivivere la fatica dei viticoltori, il mestiere dei bottai e degli impagliatori di ceste in vimini per raccogliere i grappoli d’uva durante la vendemmia.

Anche il rione Rua, vincitore l’anno scorso del palio, il più piccolo a livello di capitale umano ha partecipato allestendo un’Ape Piaggio.

Le premiazioni, come vuole la tradizione sono state precedute dalla sfilata di chiusura, che ha permesso ai carri ed alla ninfa Albaluce 2024 Giulia Giuliano Albo, accompagnate dalle note della banda musicale di Caluso un ultimo giro per le vie del centro storico. La classifica del palio vede al secondo posto il Rua, seguito dal Rodallo, dal Rosario, dal Riva, dal Vallo, da Arè, Carolina e Freta.

Il punteggio finale del palio, che rievoca il rito dell’antica pigiatura dei grappoli d’Erbaluce, si calcola pesando il mosto che deve essere versato in una damigiana.

La difficoltà sta nel raccogliere dalla bigoncia, secondo un tempo massimo stabilito dal regolamento approvato dalla pro loco, il maggiore numero di grappoli senza farli cadere dal secchiello dopo un breve percorso in bilico affidato a due staffettisti. La gara, al termine della grande sfilata folcloristica è stato seguita da circa mille persone che si sono radunate in piazza Ubertini.

Nessun premio quest’anno per le reginetta dei rioni e delle frazioni, mentre il torneo del boccio, organizzato dal rione Freta non si era disputato a causa del maltempo di domenica 8 settembre. Si terrà in occasione della festa patronale di San Calocero domenica 6 ottobre.