ATP Shanghai: di nuovo Medvedev sulla strada di Sinner [LIVE su Ubitennis]
Per la quinta volta in stagione, la terza consecutiva a livello di quarti di finale, si ritrovano di fronte al Rolex Shanghai Open il n. 1 del mondo Jannik Sinner e la sua ex-bestia nera Daniil Medvedev.
La storia dei precedenti tra i due è abbastanza nota. Sei vittorie per Medvedev nei primi sei incontri, tra il 2020 e il 2023, poi la rimonta di Sinner, a partire dal trionfale torneo di Pechino dello scorso anno passando per la memorabile rimonta da uno svantaggio di due set nella finale dell’Australian Open 2024, e poi l’occasione del pareggio mancata a Wimbledon vendicata poi un paio di mesi dopo allo US Open.
Il tabellone segna quindi 7-6 a favore di Medvedev, ma il parziale di 6-1 negli ultimi 12 mesi e mezzo, così come la marcata differenza tra le stagioni dei due protagonisti fa pendere l’ago della bilancia decisamente dalla parte di Sinner per quel che riguarda la scelta del favorito.
Il tennista azzurro arriva al quarto di finale di Shanghai forte di una stagione tra le più positive della storia recente del tennis (se escludiamo quei quattro là) con un record che al momento vede 62 vittorie e sole sette sconfitte, sei tornei vinti tra cui due Slam (Australia e US Open) e due Masters 1000 (Miami e Cincinnati) e questo nonostante la bufera che lo ha travolto a causa della positività ai test anti-doping di marzo. Medvedev, d’altro canto, non solleva un trofeo dagli Internazionali BNL d’Italia 2023 e nonostante sia comunque riuscito a mantenere un eccellente ranking si ha la sensazione che sia un gradino sotto rispetto ai primi della classe.
Innanzitutto l’efficacia del suo servizio è calata, come ha ammesso lui stesso allo US Open, e ormai i top players hanno imparato come trarre vantaggio dalla sua abitudine/necessità di rispondere molto dietro la riga di fondo, anche se nelle ultime uscite ha dimostrato di aver fatto qualche progresso da questo punto di vista riuscendo a tenere una posizione più avanzata in alcune occasioni.
Anche Sinner ha migliorato il suo atteggiamento in risposta, diventando uno dei ribattitori più temibili del circuito, ma ciò che ha di fatto ribaltato il punteggio della sua rivalità con Medvedev è stata la consistenza da fondocampo. Mentre prima del 2023 Medvedev poteva semplicemente giocare di rimessa e aspettare gli errori di Sinner, ora la situazione è molto diversa e la superiore pesantezza di palla dell’azzurro, unita ai margini superiori nel palleggio e alla maggiore regolarità, vanno a scontrarsi con un’abilità di palleggio forse leggermente inferiore a quelle delle migliori stagioni del russo.
La sconfitta di Sinner a Wimbledon, apparsa abbastanza casuale, ora sappiamo che è stata aiutata da una notte insonne di Jannik prima del match a causa della vicenda legata al doping. Sinner è reduce dalla finale persa per un’incollatura da Alcaraz e punta diritto verso le Nitto ATP Finals di Torino, mentre Medvedev, nella trasferta cinese, ha perso contro Alcaraz a Pechino mentre a Shanghai è uscito bene da parecchi set combattuti cedendo solamente il primo parziale con Arnaldi, segno che forse la condizione è in salita.
Tuttavia la tavola sembra apparecchiata per una nuova puntata del romanzo a puntate Alcaraz-Sinner, che nell’ultimo capitolo della settimana scorsa a Pechino ha deliziato tutti gli appassionati di tennis.