Meloni al Med9: inaccettabili gli spari in Libano contro Unifil. La nota congiunta con Macron e Sanchez
Un intervento di 6 minuti, incentrato principalmente sulla situazione in Libano e sull’attacco dell’esercito israeliano alla forze Unifil: nelle dichiarazioni alla stampa dopo il Med9, Giorgia Meloni sottolinea che “il governo sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente in Libano, i militari italiani prestano un’opera fondamentale per la stabilizzazione dell’area”.
“Come Italia – prosegue il premier – non posso non tornare a condannare quanto accaduto, non è accettabile, viola quanto stabilito dall’Onu. Il governo italiano ha protestato con decisione con le autorità israeliane. Su questo tema con la Francia e la Spagna abbiamo deciso di stilare una dichiarazione comune”.
Meloni: al Med9 abbiamo parlato soprattutto della situazione in Libano
“Chiaramente – ha proseguito Meloni – con i colleghi del Med9 la parte significativa, più importante di questa discussione” di oggi, “anche con il Re di Giordania, ruota attorno a come riuscire ad arrivare a un cessato il fuoco a Gaza, in Libano, arrivare al rilascio degli ostaggi israeliani che sono, come sapete, ancora molti e come ovviamente assistere al meglio le popolazioni civili coinvolte. Perché sono tutte precondizioni per qualsiasi soluzione duratura della questione medio orientale”.
Al termine del vertice dei Paesi del Mediterraneo, che si è svolto a Cipro, Meloni ha affrontato anche i temi della politica Ue. A partire dal tema della competitività europea “è cruciale per il futuro dell’Europa, io penso che sia arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Noi abbiamo la necessità di diventare più autonomi, di semplificare il nostro quadro normativo, di rilanciare gli investimenti, particolarmente quelli privati, di premere l’acceleratore su settori strategici come l’alta tecnologia, la difesa, l’agricoltura”.
Meloni ha inoltre voluto “ringraziare Ursula Von der Leyen per aver introdotto un portafoglio” dedicato al Mediterraneo, una materia “fondamentale, soprattutto per l’Italia. Per noi rappresenta una priorità strategica, particolarmente lo rappresenta per questo governo. Guardiamo con molta attenzione al futuro patto per il Mediterraneo che è ispirato a un nuovo approccio paritario dell’Unione europea nei confronti del suo vicinato meridionale, un approccio che come sapete l’Italia ha sempre promosso, che è strettamente legato anche al tema del governo dei flussi migratori” ha aggiunto Meloni.
La dichiarazione comune di Meloni, Macron e Sanchez sugli attacchi a Unifil
Subito dopo l’intervento di Meloni, Palazzo Chigi ha diramato la dichiarazione comune firmata da Macron, Meloni e Sanchez. Questo il testo della dichiarazione congiunta dei leader di Francia, Italia e Spagna sul recente attacco all’UNIFIL in Libano.
“In qualità di nazioni che da lungo tempo contribuiscono all’UNIFIL e partner di Libano e Israele, Noi, leader di Francia, Italia e Spagna, condanniamo il recente attacco dell’UNIFIL da parte dell’IDF.
Esprimiamo la nostra indignazione dopo che diversi operatori di pace sono rimasti feriti a Naqoura. Questi attacchi costituiscono una grave violazione degli obblighi di Israele ai sensi dell’UNSCR 1701 e del diritto internazionale umanitario. Questi attacchi sono ingiustificabili e finiranno immediatamente.
Ricordiamo che tutti i peacekeeper devono essere protetti e ribadiamo il nostro elogio per l’impegno continuo e indispensabile delle truppe e del personale UNIFIL in questo contesto molto impegnativo.
Contiamo sull’impegno di Israele per la sicurezza delle missioni ONU e bilaterali di mantenimento della pace in Libano, nonché delle organizzazioni internazionali attive nella regione.
Chiediamo inoltre un cessate il fuoco immediato e la piena attuazione della UNSCR1701 da parte di tutte le parti, che è l’unico modo per consentire al popolo israeliano e libanese di tornare alle proprie case in sicurezza.
Ribadiamo il nostro impegno per la piena attuazione dell’UNSCR 1701 e per la missione UNIFIL, il cui contributo alla cessazione delle ostilità sarà fondamentale”.
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