Don Christophe, missionario in Africa, ucciso dai rapinatori

Una tragedia avvenuta ben lontano da qui ma che tocca fortemente la comunità locale. Un episodio violento, che tocca con violenza il tessuto solidale che da Padova arriva all’Africa. Mano Amica piange don Christophe Komla Badjougou, sacerdote di origine togolese ucciso da due malviventi, nei giorni scorsi, durante un tentativo di rapina a Yaoundé, capitale del Camerun.

Padre Christophe, vicario della parrocchia dei santi Petro e Paolo della città di Zouzoui, diocesi di Yagoua, era di passaggio nella capitale per completare alcune pratiche burocratiche, in vista di un trasferimento in Italia per un anno di formazione. Di fronte al cancello del Missionari del Cuore Immacolato di Maria, nel quartiere di Mvolyé, secondo quanto risulta dai filmati della sorveglianza, don Christophe è stato avvicinato da due individui a bordo di una moto che hanno cercato di prendergli la borsa. Alla sua reazione, i banditi hanno sparato prima due colpi in aria poi tre colpi sul sacerdote che è stato freddato sul posto.

Al vescovo della diocesi di Yagoua, regione nel nord del Camerun, il presidente di Mano Amica Roberto Basso ha inviato le condoglianze, rivolte alla famiglia ed alla comunità dove don Christophe svolgeva il suo ministero. «Lo scorso anno avevamo finanziato due suoi progetti: uno per il completamento di una struttura religiosa che ha funzioni anche sociali ed è aperta anche a popolazione di altra fede religiosa; un secondo progetto volto a favorire lo stoccaggio e la distribuzione di cereali alle persone più povere. Don Christophe gestiva i progetti in modo efficiente ed era particolarmente attento alle esigenze dei giovani e delle donne», racconta oggi Roberto Basso.

E proprio in questi giorni, nel 2023, don Christophe era stato ospite a Camposampiero in occasione della festa missionaria di Mano Amica. Domenica 20 ottobre, in occasione della festa annuale dell’associazione dell’Alta, il sacerdote sarà ricordato durante la messa delle 11.