Infarto fatale, San Pier d’Isonzo perde il suo sindaco
Un infarto è stato fatale a Claudio Bignolin, 69 anni compiuti a luglio, sindaco di San Pier d’Isonzo al suo terzo mandato, anche se non consecutivo. Il malore l’ha colto nella sua abitazione nella frazione di Cassegliano nella notte tra domenica e lunedì, «senza che vi fossero state avvisaglie di una tragedia del genere», come spiega il vicesindaco Michele Fappani.
Bignolin, che lascia i figli Luigi e Filippo, era stato rieletto nella tornata del 3 e del 4 ottobre del 2021: nell’occasione aveva superato il primo cittadino uscente Riccardo Zandomeni, già suo vice nel quinquennio 2011-2016, quello del secondo mandato per Bignolin, eletto per la prima volta nel 2006. Ex bancario, Bignolin aveva perso la moglie Manuela Roblegg a dicembre 2019, trovando nell’impegno per la sua comunità nuovi stimoli e accollandosi via via un ruolo operativo sempre più importante, vista la risicatissima dotazione di personale del Comune di San Pier d’Isonzo. A giugno dello scorso anno aveva assunto la responsabilità del settore Gestione patrimonio immobiliare e Territorio (Edilizia privata, Urbanistica, Lavori pubblici e Manutenzioni), dopo quella dei Servizi di Polizia locale e amministrativa e Vigilanza.
Nato a San Pier, dove ha sempre vissuto, si era diplomato ragioniere all’Istituto tecnico Fermi di Gorizia per essere poi impiegato per un anno, tra il ’75 e il ’76, al Cpar di Gradisca d’Isonzo, passando quindi alla contabilità aziendale del negozio di abbigliamento Virgolin di Turriaco, dove dopo un paio d’anni aveva trovato lavoro nella locale Banca di credito cooperativo. Nel 2000 era poi diventato promotore finanziario per Sanpaolo Invest e poi nel 2010, fino alla quiescenza nel 2019, responsabile della filiale di Fiumicello della Cassa rurale Fvg. All’impegno lavorativo aveva sempre affiancato, però, quello politico, oltre che quello sportivo (è stato per molti anni presidente del Circolo Tennis San Pier d’Isonzo). Bignolin era stato consigliere di minoranza durante l’ultimo mandato di Adriano Cragnolin, amatissimo sindaco del posto, rieletto ad aprile del 1995 e scomparso il 13 novembre del 1996, anche lui per un infarto, il giorno dopo aver compiuto 60 anni.
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La notizia della morte del primo cittadino ha lasciato increduli la comunità e tutti i consiglieri comunali del piccolo centro bisiaco, che nella mattinata di lunedì hanno condiviso una nota di cordoglio, preannunciando che il giorno dei funerali sarà di lutto cittadino per San Pier. «La giunta e i consiglieri comunali, sconvolti e increduli, si uniscono al dolore della famiglia per l’immane perdita – hanno scritto assieme gli amministratori sanpierini –. L’amministrazione comunale e, siamo certi, tutta la comunità si stringono attorno alla famiglia e agli amici in questo momento di dolore. Non appena avremo informazioni precise circa le esequie, informeremo subito i cittadini, precisando sin da ora che la giornata del funerale sarà dichiarata lutto cittadino».
La maggioranza si è ritrovata ieri pomeriggio proprio per organizzare la giornata di lutto cittadino e l’omaggio al sindaco, le cui funzioni saranno ricoperte dal vice Michele Fappani fino all’indizione di nuove elezioni da parte della Regione. «Non abbiamo intenzione di andare al commissariamento del Comune, perché l’amministrazione comunale ha messo in campo davvero tanti progetti da portare avanti», si è limitato a dire lo stesso Fappani, tornando a sottolineare il peso della perdita, innanzitutto sotto il profilo umano.—