Al museo o in biblioteca con i neonati: arrivano i punti per l’allattamento nei luoghi della cultura
Respirare cultura fin dai primi giorni di vita: le porte dei musei, delle biblioteche, delle gallerie d’arte e di tutti i luoghi pubblici si spalancano per i neonati e le loro famiglie, mettendo a disposizione aree dedicate alla cura dei più piccoli.
Zone di quiete e riservatezza dove poter allattare, cambiare e cullare i figli, godendosi contemporaneamente la lettura di un libro o una passeggiata tra preziose opere d’arte. «Una misura di welfare culturale a cui stiamo lavorando da tempo», specifica Federico Pirone, assessore comunale con delega alla cultura, all’istruzione e all’università.
Durante la seduta dell’8 ottobre scorso, la giunta ha deliberato l’autorizzazione a presentare la domanda di finanziamento per questo nuovo servizio, attraverso la partecipazione a un bando regionale.
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Da stanziare, al massimo 25 mila euro, per accrescere il benessere dei neogenitori e dei loro pargoli. «Vogliamo che i luoghi della cultura siano di tutti, fin dai primissimi giorni di vita», spiega Pirone, chiarendo che oltre ai nuovi punti di allattamento, aperti sia ai visitatori sia ai dipendenti, saranno migliorati gli spazi già esistenti con arredi adeguati, per esempio il fasciatoio nella ludoteca di via del Sale. «L’obiettivo di questo progetto è solo uno: rendere Udine la città delle famiglie».
L’idea, approvata dal sindaco De Toni, si inserisce in un quadro strategico che punta a contrastare il decremento demografico: stando all’impietosa fotografia dell’Istat, a Udine c’è un bambino ogni due anziani e mezzo, con una riduzione del 7% dei nuovi nati tra il 2019 e il 2023. «Vogliamo che la nostra città diventi il centro di una rete efficiente di opportunità sia per chi ha già dei figli, sia per chi non ne ha ancora e magari sceglie di stabilirsi qui proprio per poterli crescere nel modo migliore possibile», aggiunge Pirone.
Un luogo in cui si vive bene non può e non deve ignorare i suoi giovani, anzi, deve partire proprio da loro. Ecco perché su questo punto l’amministrazione De Toni non transige: «Abbiamo presentato due settimane fa le iniziative educative riservate alla fascia 0-18 anni, con tante attività rivolte ai neonati», conclude Pirone, riferendosi in particolare a “Museo in fascia”: visite multisensoriali per giovani famiglie.