Cuorgnè, il premio Bugia nen 2024 a chi protegge il territorio
CUORGNÈ. Si è voluto rendere omaggio a tre associazioni del territorio, Terra mia, Pietra su pietra ed Amici della montagna, con la settima edizione del premio “Bugia nen dell’anno” organizzato dalla Lega 33 Alto Canavese dello Spi Cgil, guidata dal segretario Elio Lucco Castello, la cui cerimonia di consegna si è tenuta nel pomeriggio di sabato 12 ottobre, nell’auditorium dell’ex Manifattura cuorgnatese, alla presenza di oltre 200 persone.
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L’incontro si è aperto con “Acqua, terra, montagna ce ne prendiamo cura”, ricerca e letture proposte dal Coordinamento donne Alto Canavese, performance nella quale sono state presentate testimonianze come quella di un’operaia, madre di dieci figli, che nell’intervallo del pranzo andava al lavatoio, poi sbocconcellava un pezzo di pane mentre tornava in fabbrica e, se arrivava in anticipo, si metteva a danzare perché aveva un temperamento allegro, e delle scuole di montagna, con interessanti testi del parroco di Ribordone di metà Ottocento che già negli anni ’60 e ’70 di quel secolo aveva istituito una scuola per bambine.
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È stata proiettata l’intervista ad una maestra di Pont, Wanda Gamarra, presente in sala, che ha insegnato a fine anni ‘60-metà anni ‘70 nelle scuole di quelle che oggi vengono chiamate "terre alte", da Guaira di Ronco dove si arrivava solo con la mulattiera, ed a Ceresole dove si ritrovò per una supplenza, mentre era incinta, caddero 70 centimetri di neve, rimase bloccata e senza telefono, con i viveri portati dall’elicottero.
Storie di resilienza e di grande amore per il proprio lavoro e per le comunità locali. Il sindaco di Cuorgnè, Giovanna Cresto, ha rimarcato «la necessità di fare rete per i piccoli centri ma anche per quelli più grandi» come la città delle due torri, ha elogiato le associazioni che «valorizzano il territorio» ed ha detto che «vorrebbe avessero voce in capitolo nel futuro hub turistico che sorgerà in piazza Martiri della libertà».
«Con l’assegnazione del Bugia nen vogliamo premiare, che siano associazioni come in questo caso che favoriscono la socialità genuina e le iniziative di ripristino e recupero delle tradizioni e dei valori testimoniali del passato del nostro territorio piuttosto che persone singole, che rappresentano delle eccellenze del Canavese- spiega Angelica Liotine, responsabile Cgil Alto Canavese-. L’associazionismo si contrappone all’individualismo imperante, che permea la società odierna, con l’io che prevale sempre sul noi».
Hanno, quindi, preso la parola Marco Rolando, presidente degli Amici della montagna, Carla Tarizzo, vicepresidente di Terra mia, e Pietro Monteu Cotto, presidente di Pietra su pietra, che hanno ripercorso la storia e le attività delle rispettive associazioni. Ai tre sodalizi, sono state consegnate opere in ceramica realizzate dall’artista Maria Teresa Rosa. Sono intervenuti anche Anna Maria Olivetti della segreteria dello Spi provinciale e Mario Borgna dello Spi Piemonte, mentre le conclusioni sono state affidate a Federico Bellono, segretario generale della Camera del lavoro di Torino.
L’intera cerimonia è stata brillantemente condotta dallo storico sindacalista della Fiom Cgil, Alfredo Ghella.chiara cortese