Alcol in bottiglia venduto dopo le 21: raffica di multe per i minimarket in centro a Pavia
PAVIA. Tolleranza zero sulla vendita di alcol in vetro dopo le 21: giro di vite dei vigili per far rispettare il regolamento comunale, che punisce con una multa da 300 euro chi, in centro, distribuisce bottiglie “a portar via” e con 100 euro chi le consuma. Nelle ultime ore, gli agenti della polizia locale hanno elevato una decina di sanzioni a locali-minimarket o avventori nelle aree della vita notturna che abbracciano piazza della Vittoria, da via Bossolaro a piazza Cavagneria passando per via XX Settembre. «Gli ultimi controlli risalgono a venerdì, sono in attesa della relazione di servizio degli ufficiali ma posso anticipare che abbiamo elevato una decina di sanzioni» spiega Rodolfo Faldini, assessore al Commercio e alla Polizia locale. «Siamo chiamati a garantire la sicurezza delle serate in città: sappiamo che il vetro può essere usato come corpo contundente e non vorremmo mai trovarci risse dove le bottiglie vengono usate come armi improprie. Ma abbiamo avviato una stretta anche sulla vendita di alcol ai minori, che in nessun caso sarà tollerata».
Stop alle “birrette”
Quelli dello scorso fine settimana non sono gli unici controlli eseguiti dai vigili: già a inizio mese, il Comune ha riferito di aver inferto sanzioni pesanti ai gestori che non rispettano le norme sulla vendita di alcol d’asporto in bottiglie di vetro. Un fenomeno alimentato in particolare dai minimarket aperti fino a tardi, che negli ultimi mesi hanno alzato le saracinesche lungo i principali assi della vita notturna in centro, vendendo soprattutto “birrette” in bottiglia a prezzi stracciati rispetto ai boccali (in plastica e alla spina) serviti dai pub. Se il costo medio per una bionda al bancone oscilla tra i 5 e i 6 euro, nei minimarket non è difficile acquistare una bottiglia da 33 centilitri per 2.5 o tre euro, peraltro fredda poiché conservata in frigorifero.
Le regole
Il Comune vuole cambiare passo, applicando le regole che già ci sono ma che – almeno finora – sono state aggirate da alcuni gestori, come La Provincia Pavese ha potuto dimostrare in un articolo pubblicato lo scorso 26 agosto e reperibile on line. Secondo il regolamento Comunale varato nel 2011 – e rivisto a più riprese fino al 2019 – la vendita d’asporto di bottiglie in vetro è vietata in tutto il centro storico tra le 21 e le 6 nel perimetro compreso tra il tra il Lungoticino Sforza e Visconti, viale della Libertà, piazza della Minerva e viale Cesare Battisti, poi piazza Dante, viale Matteotti e Piazza Castello, via Santa Maria delle Pertiche, piazza Emanuele Filiberto, viale Gorizia e viale della Resistenza. Per gli esercenti che “sgarrano” la sanzione è da 300 euro, ma rischia anche chi beve: per chi stappa una bottiglia di vetro in un’area pubblica del centro, la multa è da 100 euro. Divieto di vendita e consumo anche in galleria Manzoni, dove bere in vetro è proibito h24 come nella zona del centro commerciale Minerva, viale Matteotti e altre zone che, ancora oggi, sono luoghi d’incontro per persone ai margini che, a volte, trovano nell’alcol un balsamo per lenire la loro condizione.
In ogni caso, il Comune ha deciso di intensificare i controlli sulla movida, gli incontri dell’Osservatorio sulla vita notturna che ha messo gestori dei locali, residenti e Comune intorno al tavolo. L’ultimo si è tenuto l’8 ottobre e il prossimo sarà a novembre.
L’osservatorio
I controlli di cui l’assessore Faldini ha riferito fanno parte della più ampia strategia di gestione della vita notturna con la partecipazione dei comitati cittadini contro la cosiddetta malamovida e i gestori dei locali, per coniugare il diritto al riposo con la necessità dei baristi di lavorare con regole certe. Uno degli obiettivi è aggiornare l’ordinanza Depaoli del 2015, che disciplina la musica di sera, ma Faldini ha chiesto la collaborazione dei titolari per limitare la dispersione del vetro in strada. «Dopo l’ultimo tavolo abbiamo ribadito la nostra attenzione sull’argomento» conclude l’assessore.