Nei Pronto soccorso padovani manca personale, assunti sette medici privati
Concorsi pubblici, cooperative private, medici in formazione specialistica e liberi professionisti. Non si ferma la corsa alla ricerca di medici di emergenza-urgenza negli ospedali dell’Usl 6 per garantire i livelli essenziali di assistenziali nei Pronto Soccorso del Padovano: l’Euganea prosegue nel tentativo di provare a coprire i “buchi” nell’organico.
Questa volta lo fa con l’assegnazione di incarichi di lavoro autonomo a sette medici. Non fosse che le professionalità resesi disponibili vedono solo uno di loro impiegabile in tutte le attività di assistenza all’interno del Pronto Soccorso, in quanto in possesso di una formazione comparabile a quella dell’emergenza-urgenza, mentre gli altri sei potranno essere utilizzati solo per i codici minori, comunque in costante aumento.
Si procede ancora una volta per step “pescando” dal bando dell’Usl 6 che scade il prossimo 28 febbraio e prevede l’espletamento di distinte e periodiche selezioni laddove né il personale strutturato in servizio, né le recenti assunzioni disposte, sono sufficienti a garantire turni di servizio e di guardia, il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza e l’erogazione dei servizi.
Di qui la necessità di ricorrere al contratto libero professionale «come unica soluzione di extrema ratio immediatamente disponibile e percorribile per permettere lo svolgimento delle attività mediche e l’attività» rientrando nei limiti di spesa imposti dalla Regione per l’anno in corso senza aggravare l’impatto sul bilancio, poiché questa soluzione incide su altre voci di spesa. Le alternative – si legge nella delibera di “ingaggio” – sarebbero state l’incremento di turni a professionisti di altre aziende e l’attivazione di contratti di collaborazione con cooperative di servizi.
Lo scorso anno erano pervenute dalla Regione le autorizzazioni per il conferimento di sei incarichi libero professionali a tempo pieno per l’ospedale di Cittadella, cinque per quello di Piove di Sacco e una per Camposampiero, ancora disponibili in mancanza di candidati. A queste, nel frattempo, nel primo trimestre di quest’anno si sono aggiunte due autorizzazioni per l’ospedale di Schiavonia, anche queste ancora da utilizzare per mancanza di candidati.
Il medico con incarico di tipo 1 – cioè “spendibile” in tutte le attività di Pronto Soccorso – entrerà in servizio il 16 dicembre, mentre gli altri sei verranno impiegati in base alle necessità e alla disponibilità dei professionisti, con un impegno di spesa annuale massimo presunto di 138.240 euro nel primo caso (80 euro l’ora) e di 86.400 per ciascun incarico assegnato negli altri casi (compenso orario di 50 euro l’ora) e con un impegno di spesa massimo complessivo di 518.400 euro.
Come detto, il medico specializzato potrà svolgere tutte le attività di assistenza dei pazienti passati per il triage nei diversi codici di emergenza del Pronto Soccorso, nonché effettuare accessi notturni e di Suem 118 in base alle necessità aziendali e alla disponibilità del professionista per garantire lo svolgimento delle attività diurne, notturne e festive per una durata di 12 mesi.
I sei medici con incarico di tipo due, invece, forniranno prestazioni a chiamata nelle attività ambulatoriali di Pronto Soccorso limitatamente ai codici minori (anche in questo caso con attività diurna, notturna e nei festivi).