Cortili galleggianti tra Tarzo e Revine, no degli ambientalisti
Ancora un no contro i Cortili Frattali, ovvero il borgo aumentato sul lago, un progetto Pnrr del Comune di Tarzo, da un 1, 5 milioni di euro.
Domenica 20 ottobre mattina si sono radunati circa 200 ambientalisti, presso l’area verde a Revine, per lanciare un ulteriore appello al sindaco Gianangelo Bof di Tarzo perché desista da interventi che, stando a chi ha manifestato, danneggerebbero la biodiversità del sito, tutelato dalla Comunità Europea come Zona Speciale di Conservazione (ZSC), nell’ambito della Rete Natura 2000 e riconosciuto dalla Regione Veneto come Parco di Interesse Locale.
La lettera dei sindaci
Nei giorni scorsi proprio il sindaco Bof, il collega di Revine Massimo Magagnin e la prima cittadina di Cison, Cristina Da Soller, hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Genio civile affinché intervenga lungo il torrente Tayada per un’opera di pulizia, che permetta il deflusso delle acque dei laghi di Lago e Santa Maria, in occasione delle esondazioni, come è avvenuto nei giorni scorsi.
«Sia chiaro – precisa Magagnin – non chiediamo di riconsiderare la pendenza del canale, che oggi manca, per evitare problemi a valle».
La manifestazione
Le acque alte hanno cominciato a ritirarsi e domenica 20, dunque, gli ambientalisti hanno confermato la loro manifestazione, organizzata dal Comitato difesa laghi. «Tra luglio e settembre 2023 – ha testimoniato il consigliere regionale Andrea Zanoni del Pd – grazie alla collaborazione di Mamme Revine Stop Pesticidi e dei consiglieri comunali di opposizione, con un accesso agli atti ho portato alla luce cosa si celava sotto il progetto del Comune di Tarzo dei cosiddetti Cortili Frattali, il borgo aumentato nel lago».
Il progetto
Progetto che deriva da un bando emanato dal Ministero della Cultura, da finanziare nell’ambito del Pnrr, prevede due azioni ritenute da Zanoni particolarmente invasive. La prima mette in conto un nuovo spazio di relazione del borgo aumentato sul lago, ovvero una piattaforma galleggiante (cortile frattal) di mille metri quadri di cui 600 calpestabili.
La seconda è una passerella galleggiante ad anello posta a ridosso della riva, lunga 600 metri. L’importo del progetto è pari a 1. 586. 000 euro, di cui 305. 000 euro per il cortile galleggiante e 366. 000 euro per la passerella sul lago.
«Questo progetto oltre a violare i principi di tutela dei Siti UE di Rete Natura 2000 viola anche l’obiettivo 15 dell’Agenda Onu 2030 che si prefigge di proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi, garantendo la conservazione, il ripristino e l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua» ha ribadito Zanoni.
Il Comitato Difesa Laghi ha concluso la manifestazione sollecitando affinché vadano «rilanciate le ricerche sulla qualità delle acque e sulla biodiversità, per disporre di dati aggiornati per comprendere la situazione ambientale al fine di adottare misure efficaci intervenendo immediatamente e concretamente per tutelare la biodiversità dei laghi».
Il Comune di Tarzo
Da parte del Comune di Tarzo si è ripetutamente spiegato che l’intervento Cortili Frattali prevede semplicemente di completare il circuito pedonale attorno al lago realizzando una passerella aderente alla riva, analoga a quella che è stata fatta dall’altro lato, vicino al Livelet, per dare completezza al percorso. «Dentro al lago non ci sarà alcuna piattaforma».
Il progetto prevede poi di recuperare un immobile nel borgo di Fratta per farne una casa dell’artista al piano terra e sopra ricavare un alloggio sociale. —