Eleonora lascia il posto fisso e apre un panificio dedicato al senza glutine: «Felice di come sta andando»
Da perito aziendale programmatore a maestra dei cibi senza glutine. È la scommessa della 41enne Eleonora Franco che, seguendo la sua passione per la cucina e la panificazione, ha lasciato il suo lavoro da dipendente e ha frequentato corsi di formazione e specializzazione al Cast di Brescia (Centro arte, scienza e tecnologia degli alimenti). Poi, verso la fine dell’anno scorso, ha ridato vita, al 44 di via Buttrio, ai locali che un tempo ospitavano lo storico panificio De Luisa.
Ora, a quasi un anno dall’inaugurazione, la gioia di poter dire che la scommessa è vinta perché la nuova attività, “Bakè – Idee in forno” funziona (anche grazie al supporto di Paolo, marito dell’imprenditrice: entrambi sono celiaci) e rappresenta una delle poche “oasi” presenti in Friuli per i celiaci che cercano pane, pizza e prodotti di pasticceria freschi.
Eleonora Franco, che un paio d’anni fa si è piazzata seconda ai campionati della pizza senza glutine di Parma, spiega che «la tavola dovrebbe essere soprattutto convivialità» e, quindi, a suo parere, «poter condividere pasti in cui tutti possono mangiare senza alcuna distinzione è la cosa più importante».
Bakè non è un panificio convenzionale, non apre all’alba, né tutti i giorni, anche perché buona parte della produzione avviene su ordinazione o per eventi. «Faccio così – spiega l’imprenditrice – perché preferisco puntare sulla qualità, usare solo ingredienti freschi e anche per contenere gli sprechi. E anche per il confezionamento scelgo materiali ecosostenibili».
E allora, se alcuni giorni Bakè resta chiuso – spesso perché Eleonora è impegnata per matrimoni o altri eventi –, le aperture variano ogni mese e, assieme agli orari, si possono conoscere consultando i social (Instagram o Facebook) o anche sulla porta del panificio.
Negli anni passati, Eleonora ha gestito un negozio di prodotti senza glutine a Codroipo ed è lì che ha conosciuto Paolo, che all’inizio era un cliente. «È stato lui, poi – racconta ancora Eleonora –, a spingermi ad aprire il primo laboratorio, sempre a Codroipo: si chiamava “La ghiottoneria”. Finché, lo scorso anno, abbiamo deciso di cogliere l’opportunità di tornare verso “casa”, a Udine, visto che io sono dei Rizzi e Paolo della zona di via Don Bosco. Ed eccoci qui, felici di come sta andando».