Chiesa aperta di sera come anti-Halloween: insulti e offese al prete

Non è stato proprio un Halloween facile quello appena trascorso a San Stino di Livenza dove don Alberto Arcicasa, esorcista tra i più quotati della diocesi di Concordia Pordenone, è stato offeso e criticato in modo aspro per aver aperto la chiesa, giovedì sera, per permettere ai fedeli di porsi in raccoglimento.

Niente di nuovo. Lo aveva fatto anche l’anno scorso. Solo che, rispetto a 12 mesi fa, non sono mancati atteggiamenti risentiti verso il sacerdote.

Una proposta, quella del sacerdote, in linea con la fede cristiana, un’ alternativa al chiasso e al frastuono fine a se stessi della festività importata dall’America, ma probabilmente rimodellata da una vecchia tradizione secolare anche veneta in cui si omaggiavano le anime dei Santi.

La discussione con le offese al sacerdote si è sviluppata su un profilo social molto noto a San Stino e adoperata da migliaia di persone. C’è chi ha scritto “Dighe al prete che el vae a dormir”; che significa: dite al parroco di andare a dormire. “Le solite pagliacciate di don Alberto”: così le ha definite un’altra donna.

Altri commenti offensivi postati sui social. “Dite al prete che se passa a casa mia gli preparo una pozione magica, tre gocce a mattina e "se dà na svejada" per fuggire dal medioevo e tornare nel 2024”.

Non mancano però gli strenui difensori di don Alberto. Ci sono diversi messaggi, in cui si fa presente l’impegno di don Arcicasa verso la comunità intera. «Grazie Don Alberto per aver tenuto la chiesa aperta, per tutte le persone che desiderano commemorare i propri defunti e tutti i santi, per mantenere vivo il cammino di luce nonostante le difficoltà e la corrente che spinge altrove. Tanti parlano e seguono il gregge solo per colmare i loro vuoti nel perenne tentativo di sentirsi parte del tutto ma lei come sempre ha il coraggio di far valere, con alternative concrete, il suo pensiero che è il pensiero cristiano, trovandosi silenziosamente ad accettare tutte le accuse, gli scherni e le offese che ne stanno derivando».

Non è stato un fine settimana passato inosservato quello a San Stino. E grazie all’iniziativa di don Alberto qualcuno, per la prima volta, ha saputo che esiste una chiesa aperta al dialogo.

Altri, invece, sono rimasti convinti delle proprie posizioni.

Nella realtà dei fatti la serata di giovedì è stata un successo, con una buona partecipazione e presenza, che dà ragione a don Arcisaca. E il sacerdote è pronto a tirare dritto nonostante i detrattori.