Il giallo della morte della baronessa Rothschild e della sua segretaria friulana: caso riaperto dopo 44 anni
Il caso della scomparsa della baronessa Rothschild e della sua segretaria, la friulana Gabriella Guerin, è stato riaperto dalla Procura e dai carabinieri di Macerata. Quarantaquattro anni dopo.
La notizia è stata data, in esclusiva, dalla trasmissione televisiva “Quarto Grado” andata in onda nella prima serata di venerdì 1 novembre su Retequattro. Gli inquirenti hanno convocato diverse decine di testimoni per ricostruire il giallo riguardante la scomparsa della baronessa Jeanette Bishop, nota come baronessa Rothschild (era l’ex moglie di Evelyn de Rothschild) e della sua segretaria e interprete Gabriella Guerin, avvenuta il 29 novembre 1980 sui Monti Sibillini, nei pressi di Sarnano (Macerata).
I corpi delle due donne furono ritrovati più di un anno dopo, il 27 gennaio 1982, in un bosco a Podalla di Fiastra (sempre in provincia di Macerata), da alcuni cacciatori. Ora la svolta nell’inchiesta: il fascicolo è stato riaperto per duplice omicidio.
Jeanette Bishop, allora 42enne, era nata a Minster, nella contea inglese del Kent. Era figlia di una parrucchiera. A 16 anni si era trasferita a Londra dove aveva lavorato dapprima come ballerina e poi in tv, fino a condurre una trasmissione della Bbc. Successivamente, la conoscenza con il barone Evelyn de Rotschild, il matrimonio nel 1966 e il divorzio cinque anni dopo. Appassionata d’arte, Jeanette aveva aperto uno studio di design e, nel 1977, si era sposata una seconda volta con l’imprenditore Stephen May.
Durante un viaggio in Italia, la coppia si era fermata a Sarnano, un borgo ai piedi dei Monti Sibillini e, affascinata dai luoghi, aveva deciso di comprare un casolare nella frazione di Schito.
Il 29 marzo 1980, il giorno della scomparsa, Jeanette era arrivata in paese proprio per seguire i lavori di ristrutturazione. L’aveva raggiunta Gabriella Guerin, quarantenne friulana originaria di Ronchis, che aveva lavorato per lei in Inghilterra come cuoca e governante per poi diventarne l’assistente e interprete in Italia.