Giurisprudenza a Treviso: l’ateneo conferma il suo successo con 171 nuovi iscritti
Giurisprudenza 2. 0 conferma il suo appeal: dopo il boom del 2023, con il balzo a 180 matricole rispetto alle 141 dell’anno precedente, sono 171 i nuovi iscritti del primo anno al corso di laurea dell’ateneo di Padova ospitato al San Leonardo.
Il trend in crescita trova risposta negli ultimi numeri confortanti forniti dall’università, peraltro non ancora definitivi: un anno vincente può essere un fenomeno isolato, confermarsi significa che la proposta didattica, ritenuta più moderna per il taglio aziendale e internazionale, piace. Sì, perché dal 2018 il Bo ha deciso che a Treviso non ci fosse più il clone della tradizionale laurea in Legge.
L’hanno chiamata Giurisprudenza 2. 0, arricchendo il piano di studi con insegnamenti come diritto internazionale privato o diritto del lavoro nell’Unione Europea: il tempo di festeggiare i primi laureati (nel 2022, la laurea è quinquennale) e il corso ha preso il volo. Corso che manterrà un forte legame identitario con il San Leonardo, sede di Giurisprudenza dal 2000: la convenzione con Fondazione Cassamarca era in scadenza quest’anno, l’ateneo ha scelto di prolungare l’avventura in Riviera Garibaldi e in queste settimane si stanno definendo i termini del contratto d’affitto. In ballo la questione delle manutenzioni (ora a carico dell’ateneo), alla luce anche della recente rottura di un tubo dell’impianto di riscaldamento.
«Stiamo finalizzando la nostra presenza al San Leonardo», spiega Paolo Sambo, prorettore dell’università patavina con delega alle sedi periferiche, «il palazzo è sede di prestigio, ma con qualche problema strutturale, si pensi alla rottura del tubo delle scorse settimane. Stiamo mettendo nero su bianco i termini dell’affitto e discutendo sulle manutenzioni». Discorsi che ben s’intrecciano con il momento d’oro di Giurisprudenza: gli avvii di carriera si erano attestati sulle 140 unità fino al 2022 (punto più basso, le 135 del 2021: impatto negativo del Covid), poi il rilevante aumento dall’anno accademico 2023-2024.
«Un risultato figlio della connotazione particolare del corso di Treviso», sottolinea Sambo, «filosofia dell’ateneo, con l’ovvia esclusione di medicina e dei corsi di laurea dell’area sanitaria, è non proporre doppioni di Padova: così si evitano i corsi di Serie A e Serie B, ma soprattutto i corsi che abbiano utenza solo locale. Chi vuole la Giurisprudenza classica sceglie Padova, chi cerca un taglio più aziendale e internazionale punta su Treviso. Strategia che si sta rivelando vincente».
Nel mentre, non mancano le novità per il San Leonardo: è stata riaperta la biblioteca di Legge dopo alcuni mesi (con affidamento del servizio a una cooperativa), sono stati inseriti nuovi distributori per bevande-snack. Ed è stato assegnato un innesto alla segreteria: si occuperà delle pratiche legate a Giurisprudenza, ma anche di Medicina e degli altri corsi dell’area sanitaria. Segno tangibile dell’impegno sempre maggiore del Bo all’ombra della Torre Civica.