Torneo di Abano, l’esclusione del Flamengo diventa un caso diplomatico

L’esclusione dei brasiliani del Flamengo dalla prossima edizione del Torneo internazionale di calcio giovanile “Città di Abano” si è trasformata in un piccolo incidente diplomatico tra i due Paesi, Italia e Brasile.

Ne è convinto il deputato del Partito Democratico, Fabio Porta. Il parlamentare è anche presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile e della Uim (Unione italiani nel Mondo) del Brasile, vicepresidente dell’Icpe (Istituto per la Cooperazione con i Paesi Esteri) e dell’Associazione Focus Europe.

«L’esclusione immotivata dal torneo internazionale è un atto difficilmente comprensibile, anche perché riferita alla squadra vincitrice delle due ultime edizioni e quindi nel pieno diritto di difendere il titolo», annota lo stesso Porta in una lettera aperta indirizzata agli organizzatori dell’evento.

La polemica

«È comprensibile l’intenzione degli organizzatori di aprire ad altre squadre provenienti anche da altri Paesi; tale scelta dovrebbe però essere operata nel rispetto del fair play e della prassi che regolano le competizioni internazionali». Il deputato fa riferimento al fatto che il Flamengo, uno dei club più titolati in Sudamerica e nel mondo, abbia tutto il diritto di difendere il proprio titolo e come la bravura dei propri giocatori non debba trasformarsi in una discriminazione.

E ancora: «Nell’anno in cui si celebrano i 150 anni di emigrazione italiana in Brasile, e nelle stesse ore in cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta incontrando a Rio de Janeiro il presidente del Brasile Lula, l’esclusione del Flamengo dal torneo appare a maggior ragione inspiegabile». Non dovesse esserci una svolta positiva, Porta è pronto anche ad interessare il Parlamento.

I brasiliani in Veneto

Sono 36 milioni gli italiani in Brasile, circa la metà dei quali sono veneti. In Veneto sono quasi 6 mila i brasiliani, un migliaio dei quali si è stanziato nella provincia di Padova.

ono circa una cinquantina le famiglie carioca che vivono da anni alle Terme. «Come parlamentare eletto dalla comunità italiana del Brasile e presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile invito gli organizzatori del Torneo a trovare una soluzione dettata dal buon senso, in grado di conciliare le esigenze di innovazione e apertura con il rispetto per una squadra che tanto ha dato a questa competizione in termini di promozione e spettacolo».

Porta fa anche notare un episodio avvenuto l’altro giorno. «Nella visita istituzionale della premier in Brasile, ad incontrare il presidente Lula c’era anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al quale è stata regalata la maglia proprio del Flamengo.

La sua foto con la gloriosa maglia di quel club sta spopolando. Credo basti questa per spiegare di che portata sia l’esclusione di questo club da un torneo di calcio da parte di una città accogliente e a vocazione turistica come Abano. Vogliamo sperare che ci sia stata solamente della superficialità nella decisione che è stata presa».