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Ноябрь
2024

In Slovenia nasce “Demokrati”: così l’ex delfino di Janša lancia il suo partito

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Con un governo debole, un premier che gode di scarsa fiducia tra i cittadini ed elezioni anticipate che sono uno scenario non così irrealistico, in Slovenia l’agone politico si infiamma. Lo fa anche con la nascita di un nuovo partito, destinato a stravolgere la scena e che risponde al nome di “Demokrati” (Democratici).

È la nuova creatura, in teoria centrista, di Anže Logar, ex ministro degli Esteri sloveno, già delfino dell’ex premier Janez Janša e, fino a pochi mesi fa, una delle figure apicali del Partito democratico sloveno (Sds), il maggior partito di opposizione di centrodestra.

Sds che ormai andava stretto a Logar ed è giunto il momento per far nascere «qualcosa di bello e permanente», ha detto lui stesso al lancio ufficiale dei Democratici, in quel di Maribor, nel primo congresso che lo ha visto incassare la nomina a presidente del partito. Sarà affiancato da un’altra personalità fuoriuscita dall’Sds di Janša, Eva Irgl, che farà parte del comitato esecutivo del partito.

Ma chi sono, i nuovi Democratici sloveni? Saranno un movimento che «rigetta l’estremismo ideologico e le convinzioni politiche totalitarie» e che si batterà per valori come libertà, sostenibilità, solidarietà, spirito d’impresa, si legge nel manifesto del partito. Ma i Demokrati sono anche per «una Slovenia sicura a ogni costo», sostenendo anche con maggiori fondi «le forze di polizia» e contrastando l’immigrazione irregolare, con gli stranieri che «devono essere integrati nella nostra società», ha spiegato Logar. Che ha poi evocato un «partito moderno, orientato al futuro, all’economia di mercato», con il compito di «servire i cittadini» con scelte moderate, senza colpi di testa e radicalismi.

Insomma, più che Democratici, una mini-Dc in salsa slovena guidata dal relativamente giovane e ambizioso Logar, oggi 48enne, che potrebbe sulla carta sottrarre voti al suo vecchio modello politico, Janez Janša, 66 anni – oggi l’Sds è quotato da tutti i sondaggi come primo partito con oltre il 22% dei consensi – ma potrebbe rastrellare voti anche tra i delusi dal Movimento Libertà del premier Golob, precipitato oggi al 12%, minimo storico.

In difficoltà anche Nuova Slovenia (NSi), al 4,4%, che potrebbe perdere consensi anche per l’uscita dal partito del grande vecchio della politica slovena, Lojze Peterle, critico verso la linea ondivaga «un po’ a destra, un po’ a sinistra» dell’NSi.

E quella dei nuovi Democratici che linea è? Di centrodestra, quello che va per la maggiore in Europa, con venature neoliberali, forse solo un cavallo di Troia di Janša, ossia una versione «deradicalizzata» dell’Sds per attrarre elettori di centrodestra stanchi della svolta nazional-populista di Janša, ha suggerito l’autorevole quotidiano Delo. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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