Coppa Davis, il toccante discorso di Nadal: “Un viaggio che ha superato i miei sogni. Mi sento un privilegiato”
Il 19 novembre 2024 resterà una giornata per sempre impressa nella memoria di tutti gli appassionati di tennis e non solo: Rafael Nadal su un campo da tennis, come atleta professionista, per l’ultima volta nella sua leggendaria carriera. Mattatore della sfida di Coppa Davis tra Spagna e Paesi Bassi è stato Botic Van de Zandschulp che, dopo aver sconfitto proprio il 38enne di Manacor in singolare (6-4 6-4), ha ottenuto un’altra vittoria in doppio con il compagno Wesley Koolhof (anche lui si ritirerà al termine della settimana di Davis) sul duo iberico composto da Carlos Alcaraz e Marcel Granollers. A poco è dunque servito il successo dello stesso Alcaraz in singolare (7-6 6-3 ai danni di Tallon Griekspoor): le furie rosse, campioni per l’ultima volta nel 2019, hanno ceduto il passo al team olandese per 2-1 con gli Orange qualificati per le semifinali.
Questi avvenimenti hanno, di conseguenza, decretato la fine ufficiale della carriera di Rafael Nadal: 92 titoli ATP di cui 22 corone del Grande Slam e 36 coppe Masters 1000, numero 1 del mondo per 209 settimane e campione olimpico sia in singolare (Pechino 2008) che in doppio (Rio de Janeiro 2016). Una carriera leggendaria coronata da ben 14 titoli al Roland Garros, un record di quelli che molto difficilmente verranno mai battuti. Al termine della sfida contro i Paesi Bassi, allora, tutto il mondo dello sport – a Malaga e non solo – si è fermato per celebrare un’icona vivente che ha definitivamente appeso la racchetta al chiodo.
“I trofei che ho vinto resteranno per sempre in bacheca – ha affermato un commosso Nadal davanti ad un’arena gremita –, ma ciò che per cui vorrei essere soprattutto ricordato è il valore della mia persona. Il tennis mi ha permesso di compiere questo viaggio straordinario e ho ottenuto molto di più di quel che avessi mai potuto anche sognare quando ero piccolo. Complimenti ai Paesi Bassi che hanno meritato il passaggio del turno e grazie a tutto il team spagnolo per avermi permesso di rappresentare il nostro Paese ancora una volta. Grazie per avermi concesso di vivere i miei ultimi giorni da professionista circondato dal vostro affetto”.
“Devo ringraziare tanta gente – ha proseguito il maiorchino – e inizio proprio da voi spettatori che siete qui stasera per avermi supportato nel corso di tutti questi anni. Ho sempre percepito un’ondata travolgente di affetto ovunque sia andato e soprattutto qui in Spagna. Non sono stanco di giocare a tennis, ma devo accettare la situazione e ritenermi enormemente fortunato per aver vissuto una carriera del genere, ben più lunga di quanto immaginassi anni fa. Grazie alla mia famiglia, ai miei amici, al mio team, a mio zio Toni che è stato una parte fondamentale della mia vita e del mio percorso nel tennis, aiutandomi a migliorare come giocatore e a non permettere che il successo mi cambiasse come persona. Grazie, infine, alla federazione di tennis spagnola per aver sempre creduto in me”.
“Il mio è stato un viaggio fantastico e, dunque, devo ringraziare anche tutti coloro che l’hanno raccontato giorno per giorno, anno per anno. Continuerò sempre a supportare l’industria del tennis per far sì che questo sport non si fermi mai e continui a crescere come ha fatto ininterrottamente nel corso di questi anni. Prima che un atleta, sono sempre stato un enorme appassionato di sport e di tennis in particolare: spero di poter continuare ad esserne un buon ambasciatore in tutto il mondo. Torno un attimo alla mia famiglia, che è stata al mio fianco in ogni momento. Adesso inizia una nuova vita: non so cosa succederà, ma sono tranquillo perché so che insieme saremo sempre felici”, ha concluso Nadal.
Tra i momenti più emozionanti della cerimonia c’è stata la proiezione di un video in cui le altre leggende dello sport spagnolo e del tennis mondiale hanno augurato a Rafa il meglio per il prossimo capitolo della sua vita. “Nadal mi ha fatto sognare di diventare un tennista quando ero bambino, è stato il mio idolo”, hanno commentato giovani colleghi come Andrey Rublev e Casper Ruud. “Significa molto per me ora, ha significato molto per me quando ho iniziato a praticare questo sport”, le parole di Carlos Alcaraz. Bellissimi i commenti dei rivali di una vita Novak Djokovic, Roger Federer e Andy Murray: “La sua etica del lavoro e il modo in cui ha affrontato ogni singolo momento della sua carriera resteranno sempre una fonte d’ispirazione per tutti noi. Rafa, ti auguriamo il meglio per tutto quello che verrà”. Presenti i contributi anche di Feliciano Lopez, Conchita Martinez, Juan Martin del Potro e calciatori del calibro di Andres Iniesta, Raul, Iker Casillas e David Beckham.
C’è stato poi l’omaggio da parte di David Ferrer a nome di tutto il tennis spagnolo: “Ci sono persone che vengono ricordate fino alla fine dei loro giorni per quello che hanno fatto. Ma ci sono anche persone che verranno ricordate eternamente e tu, Rafa, sei tra queste“. Infine, parola di nuovo a Nadal per l’ultimissimo saluto con un’importante precisazione: “Me ne vado come tennista, ma come persona spero di rimanere con voi ancora a lungo. Grazie“.