Verona-Apu vista da Andrea Fadini, udinese già re con la Scaligera
Riecco il derby triveneto Verona-Udine e per Andrea Fadini è ancora una volta un contrasto di sentimenti. Il 67enne dirigente sportivo friulano, veronese d’adozione, domani sera sarà presente all’Agsm Forum per godersi lo spettacolo.
Lo abbiamo raggiunto per chiedergli di approfondire i temi di questo big match, iniziando dallo stato di salute della Tezenis: «Questa partita arriva in un momento delicato della stagione – afferma Fadini – soprattutto per Verona, che domenica ha perso a Orzinuovi. I gialloblu sono privi dell’infortunato Penna, che non è solo il play ma anche il leader della squadra. In pre-season la Tezenis era un orologio svizzera, ha fatto un figurone anche a Udine. Difesa ottima e buone gerarchie in attacco. Con l’arrivo di Pullen è emerso qualche problema d’inserimento: il giocatore ha tanto talento e può vincere da solo le partite visto che è un gran finalizzatore, ma non sempre è al servizio del collettivo. È un giocatore condizionante».
L’Apu sta meglio ed è reduce da due successi casalinghi consecutivi: «Udine ha una buona classifica, anche se va un po’ a sprazzi. In certi momenti gioca molto bene, in altri convince meno. Alterna buone difese a momenti di calo, si affida sempre tanto al tiro da tre, anche se è meno dipendente dalle triple dell’anno scorso. Diciamo che ha dei momenti di sana follia. Nello specifico direi che manca un giocatore sotto canestro, vedo che Johnson, che è un “quattro” puro, deve giocare da “quattro e mezzo”: non ha gioco spalle a canestro, però prende rimbalzi e fa il suo. Da Ros, invece, è diventato uno specialista del tiro da tre. In generale vedo un’Apu solida, forse in alcuni frangenti c’è un problema d’abbondanza, specie nel settore esterni. Come talento individuale è una squadra molto forte».
È una partita in cui può davvero succedere di tutto, Fadini prova a indicare i temi principali: «Verona può vincere se gioca intensa in difesa. Di solito in casa lo fa, anche se non per 40’. Ramagli quest’anno vuole una difesa dura, bisogna vedere se Pullen si sacrifica. Udine, dal canto suo, ha la sua chiave proprio in difesa. Per questo mi aspetto una gara decisa dalla fase difensiva, più che da quella offensiva. Magari finisce 90-92, ma ho seri dubbi. La Tezenis senza Penna è inferiore all’Apu, che domani avrà due uomini fondamentali: Hickey, ovviamente, e Alibegovic». Il campionato? «Vedo Cantù e Udine favorite, ma Cividale non mi sorprende. Pillaè una vecchia volpe, giocano sempre meglio».