Atlante linguistico Italiano. Un secolo di storia della Filologica Friulana
Nel 1924, su iniziativa della Società Filologica Friulana, prese avvio lo straordinario progetto di redazione dell’Atlante linguistico Italiano (ALI), uno strumento di geolinguistica pensato per documentare e valorizzare il ricchissimo patrimonio dialettale dell’Italia.
L’Atlante propone una straordinaria serie di carte linguistiche, cioè di cartine geografiche, dove sono rappresentati i 947 punti di inchiesta che costituiscono la rete del progetto: in questi punti d’inchiesta si registrano le risposte ai questionari che vengono somministrati per rilevare la varietà dei tipi lessicali e delle locuzioni che rappresentano i vari concetti.
I dati sono stati raccolti dalla viva voce dei parlanti in due campagne di indagine realizzate prima e dopo la Seconda guerra mondiale. Nelle località, distribuite su tutto il territorio dell’allora Regno d’Italia, compresa l’Istria, il raccoglitore incaricato intervistava gli informatori, cioè persone del posto selezionate per le loro solide competenze sul dialetto locale e disponibili a rispondere all’impegnativo questionario di riferimento. Il raccoglitore era dotato anche di una macchina fotografica con la quale documentare la varietà degli oggetti ai quali le parole si riferivano, tra strumenti della cultura materiali, costumi popolari e altro ancora.
Il progetto venne presentato per la prima volta al Congresso della Società Filologica di Gradisca d’Isonzo, il 26 ottobre del 1924. La relazione ufficiale fu affidata a Giulio Bertoni, professore dell’Università di Torino, che illustrò l’iniziativa dell’Atlante linguistico Italiano di cui “la Società Filologica Friulana ha il vanto di essersi fatta patronatrice e promotrice”.
Dopo il discorso di Bertoni fu votato il seguente ordine del giorno: «Il quinto congresso della Società Filologica Friulana è orgoglioso di lasciare affidata in forma definitiva e inalterabile l’opera dell’Atlante Linguistico Italiano al Comitato di redazione composto dei soci professor Matteo Bartoli e professor Giulio Bertoni, quali redattori; del professor Ugo Pellis quale raccoglitore; del professor Vittorio Bertoldi quale raccoglitore sostituto e del professor Ercole Carletti quale direttore finanziario».
Prese dunque avvio l’opera dell’Atlante, che arrivava a riprendere e a rinnovare la tradizione dei grandi atlanti linguistici nazionali, che in Europa contava già illustri esempi. Principale artefice della raccolta dei dati sul terreno fu Ugo Pellis, glottologo, etnografo, ricercatore appassionato e infaticabile, fotografo dalle grandi qualità, che da solo condusse 727 delle 947 inchieste totali, la prima delle quali a Belvedere di Aquileia, paese vicino alla sua natìa Fiumicello. Presso la sede della Società Filologica sono conservate le settemila fotografie realizzate da Pellis in giro per l’Italia durante le sue inchieste dal 1925 al 1943, fotografie ora completamente digitalizzate e consultabili sul sito delle techefriulane.it. Dopo una battuta d’arresto nel periodo post-bellico le inchieste per l’Atlante continuarono anche negli anni successivi con altri raccoglitori e con la revisione delle inchieste precedenti. La raccolta dei materiali fu ultimata nel 1965.
La redazione della grande opera è affidata attualmente ai ricercatori dell’Istituto dell’Atlante linguistico Italiano, presso l’Università di Torino. Dalla metà degli anni Novanta sono in corso di pubblicazione i grandi volumi tematici: ad ora ne sono stati pubblicati dieci sui venti previsti. Il decimo e ultimo volume sarà presentato proprio in occasione del prossimo convegno di Udine.
La Società Filologica intende ricordare la storia di questo grande progetto, che ha visto Ugo Pellis tra i protagonisti assoluti dell’impresa, con il convegno di studi “I cento anni dell’Atlante Linguistico Italiano”, che si svolgerà oggi, giovedì 21 novembre, a partire dalle 15 e venerdì 22 a partire dalle 9 nel Salone d’onore della sede di Palazzo Mantica in via Manin 18 a Udine. Entrambe le giornate, che vedranno la partecipazione di alcuni tra i maggiori specialisti di dialettologia e linguistica italiana, si potranno seguire anche in diretta streaming sul sito dell’Istituto (www.filologicafriulana.it).
*Presidente della Società Filologica Friulana