Alla scoperta dei segreti delle biobanche reali e virtuali che aiutano ricerca, diagnosi e terapie
I campioni biologici, come sangue, Dna e tessuti, sono le materie prime fondamentali per produrre innovazione grazie alla ricerca biologica e biotecnologica. Senza campioni, è impossibile condurre studi in ambito medico e sanitario. Ma raccoglierli partendo da zero è un processo lungo e complesso: perciò esistono le biobanche, preziose collezioni di materiale biologico e dei relativi dati, utilizzabili per scopi di ricerca e in ambito clinico.
Venerdì 22 novembre alle 17 la sala Josef Ressel del Generali convention center di viale Miramare 24/2 ospiterà un evento, promosso da Ogs e Fondazione italiana fegato nell’ambito del progetto Tlqs, che avrà proprio le biobanche come protagoniste: con il titolo “Vantaggi delle biobanche reali e virtuali nell’ottimizzazione della ricerca, diagnosi e terapia delle malattie” si andranno a esplorare, tramite gli interventi di esperti nei diversi ambiti coinvolti, i molteplici vantaggi che le biobanche, sia fisiche che digitali, offrono al mondo della ricerca scientifica e medica. Che siano raccolte fisiche reali o virtuali, esse rappresentano infatti una risorsa cruciale per i ricercatori e i medici: consentono di accedere a una vasta varietà di campioni e dati essenziali per lo studio di malattie complesse, come tumori, malattie generiche e patologie rare.
«Grazie ai campioni biologici possiamo comprendere, per esempio, il comportamento di una proteina nel sangue, l’evoluzione dell’Rna messaggero nel tempo, i marcatori associati a determinate malattie - spiega Devis Pascut, group leader della Fondazione italiana fegato (Fif) che insieme a Claudio Tiribelli, direttore scientifico Fif, modererà l’evento -. Possiamo sviluppare kit diagnostici, stimare il rischio di malattia per individui o popolazioni, scoprire nuovi biomarcatori e progettare terapie innovative sempre più personalizzate ed efficaci, riducendo i tempi necessari per portare nuove cure dal laboratorio al paziente».
Interverranno all’incontro anche Federica Cerino, referente della Collezione di ceppi marini di Ogs, Diego Antonini, amministratore unico Insiel S.p.a.; Massimo Gion, responsabile biobanca Irccs Ospedale San Camillo (Venezia); Guido Sanguinetti, direttore del gruppo Machine learning and systems biology della Sissa. La partecipazione è gratuita previa registrazione: per ulteriori informazioni e l’iscrizione https://quantitativesustainability.org.