San Donà, la Lega difende il vice sindaco Fogliani dalle critiche interne
La Lega fa quadrato attorno al vice sindaco di San Donà, Giuliano Fogliani. La richiesta del gruppo consiliare, che si è rivolto al sindaco, Alberto Teso, chiedendone il ritiro delle deleghe in favore di un avvicendamento in giunta, non ha trovato accoglimento nei vertici del partito che sostanzialmente prendono le distanze.
Il segretario provinciale Sergio Vallotto non ha dubbi: «Fogliani ha sempre lavorato bene e ha la mia fiducia e quella del partito. Questo è il suo quinto mandato in città, è il più votato da sempre e ottima persona e amministratore. I consiglieri comunali della Lega hanno libertà di pensiero e di voto, ma certo si prenderanno la responsabilità delle loro azioni e credo che quanto accaduto non sia corretto dal punto di vista politico».
Sulla stessa linea il commissario della Lega di San Donà, Alberto Carli. «La figura di Fogliani non è in discussione per quanto ci riguarda e riteniamo sia un amministratore preparato e impegnato».
Il vice sindaco Fogliani, divenuta ormai pubblica la sua “crocifissione politica” non si scompone e cerca di mantenere sangue freddo e l'entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto. «Io sono impegnato nella mia azione di amministratore pubblico», premette Fogliani, «questa è la sola cosa che mi preme in questo momento. Lavoro per la città e i cittadini, che ricevo quotidianamente in municipio, e ho massimo rispetto verso il sindaco, la giunta e maggioranza al governo di San Donà».
La presa di posizione del partito sembra cozzare, a questo punto, con le richieste del gruppo consiliare. Ma è per lo meno strano che nessuno in Consiglio si sia confrontato con i maggiorenti del Carroccio prima di intraprendere questa azione.
Fogliani è stato messo in discussione sin dal suo esordio in giunta.
Ha fatto irruzione nella compagine amministrativa in forza dei suoi 205 voti, fondamentali nella sfida non ufficialmente dichiarata con i fuoriusciti dalla Lega e confluiti nella lista Forcolin che sono dovuti soccombere seppure di pochi voti perdendo così la possibilità di nominare un vice sindaco. Ex consigliere provinciale, consigliere a San Donà dal 2003, ora anche vice sindaco e assessore, è un politico conosciuto e stimato. Leghista della prima ora, ha iniziato giovanissimo maturando una certa esperienza. La sorella Ketty è stata deputata e oggi assessore a Portogruaro.