Parte da San Daniele un viaggio nei borghi nel nome di Dante
Un viaggio nel nome di Dante dove turismo e cultura segnano e sognano un cammino anche spirituale in occasione del Giubileo 2025 tra i Borghi del Paese. Con la guida della letteratura, con un omaggio alla lingua italiana, come agenzia di viaggio, siamo invitati a ripensare il dialogo con i luoghi della nostra storia, con un programma di accoglienza, ospitalità e inclusività declinato sulla sostenibilità.
È l’iniziativa “Dante per i borghi. Viaggio favoloso nell’Italia che c’è”, in programma da domenica 24 novembre, 24 novembre, al 26 aprile 2025, venti eventi gratuiti, in 20 borghi, con 20 lezioni di geografia, 20 letture teatrali dalla Divina Commedia e 20 gusti locali da assaggiare.
Il via dal Friuli, domenica 24 alle 11, nella Biblioteca Guarneriana di San Daniele: appuntamento con la lezione di geografia con Luigina Di Giusto e le letture teatrali dalla Divina Commedia interpretate da Massimiliano Finazzer Flory.
«Sembra lontano. E invece è vicino a noi. Anzi è dentro di noi. – Dichiara il regista e attore Massimiliano Finazzer Flory, curatore artistico del progetto-. Come un padre di cui si sente la voce appena svegliati come fosse nell’altra stanza ad attenderci. Solo che l’altra stanza è il Paese vicino a noi e dobbiamo andare, siamo in ritardo e stiamo dimenticando indirizzo e a volte anche l’appuntamento. Dante – è vero: così lontano nel suo medioevo ma così vicino perché abbiamo ancora tutto di quella storia a cominciare dalla lingua mezzo di trasporto per una vacanza del cuore di cui abbiamo sempre più bisogno. Stare insieme per ritrovare ispirazione e dare al nostro tempo il valore aggiunto di un’escursione nella memoria e di una trasferta dell’immaginazione giocando in casa propria. Perché i primi turisti dell’Italia siamo noi non di rado sprovveduti. Questo progetto risponde al overtourism suggerendo un turismo alternativo dove la gente ancora non c’è ma è attesa. Dalle colline agli scavi archeologici, da chiese antiche a piazze aperte, da centri storici a palazzi d’epoca, da teatri a biblioteche noi saremo lì a portare la parola, un percorso alla scoperta della materia umana di cui siamo ancora racconto unico e universale “Del bel paese là dove’l sì sona” ».
Un viaggio dantesco che offre come novità un preambolo: lezioni di geografia per inquadrare, non il telefonino, ma il nostro vicino Paese per rieducare alle coordinate, al saper leggere una mappa con le sue indicazioni. Il progetto prevede dopo le letture Dantesche sempre dedicate e ispirate alla realtà circostante, sempre in ogni borgo “una specialità della casa” che verrà offerta al pubblico giocando su enogastronomia locale per fare della festa dopo la formazione.
Un format mobile e metaforico per invitare gli italiani a casa loro e accompagnarli, con loro protagonisti, alla tutela e promozione della Bellezza del Bel Paese, spiegano i gli organizzatori che indicano i punti di forza: tutela e promozione dei borghi; destagionalizzazione rispetto al calendario degli eventi e flussi turistici con attenzione anche ai cammini religiosi; indurre e favorire il marketing del territorio; formazione attraverso le lezioni di geografia; visibilità e partecipazione a un “Italisimpatia” che crede alla sua lingua anche spirituale. —