Augusto Del Noce, inattuale e moderno: il 26 novembre a Roma la presentazione del libro di Luciano Lanna
Augusto Del Noce: “inattuale” ma non antimoderno, né confinato nel recinto di interpretazioni stereotipate di pensatore “tradizionalista” o peggio ancora passatista, troppo spesso ghettizzato nella definizione di “filosofo cattolico”. Piuttosto un pensatore di straordinaria complessità, che esce consapevolmente dal circolo accademico della sua Torino per misurarsi con le forze in campo protagoniste dell’attualità. Un filosofo che pone interrogativi radicali che investono, ancora oggi, il presente e il futuro del vivere individuale e collettivo.
Augusto Del Noce, il 26 novembre a Roma la presentazione del libro di Luciano Lanna
È una lettura originale e inedita quella che Luciano Lanna affida ai lettori nel volume Attraversare la modernità. Il pensiero inattuale di Augusto Del Noce (edizioni Cantagalli). La possente monografia, frutto di un lavoro decennale di ricerca, che ricostruisce gli assi portanti dell’itinerario di uno dei maggiori filosofi del Novecento, verrà presentata a Roma martedì 26 novembre alla Sala Egea dell’Istituto dell’enciclopedia italiana. Oltre all’autore, saranno presenti Giacomo Marramao, che ha firmato la prefazione all’opera, definendo “Del Noce il più autentico e gran de filosofo italiano del dopoguerra”, lo storico Giovanni Tassani e lo scrittore Marcello Veneziani. Introduce l’incontro Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto Treccani. Modera la giornalista Gloria Sabatini.
Oltre gli stereotipi l’originale esegesi della modernità
Il libro inaugura la nuova collana di filosofia “Atene e Gerusalemme”, diretta da Sergio Belardinelli, Raimondo Cubeddu e Adriano Fabris. A 35 anni dalla scomparsa del filosofo torinese e a 60 anni dalla pubblicazione della sua opera principale, Il problema dell’ateismo, il volume di Lanna sottolinea la vocazione metapolitica del pensiero di Del Noce, l’originale esegesi della modernità, il ruolo catalizzatore svolto da Vico e dalla sua eterogenesi dei fini, la lettura del marxismo che si è fatta mondo, fino a un’originale interpretazione “transpolitica della storia contemporanea”.
Il rapporto fecondo con il corsaro Pierpaolo Pasolini
Di grande interesse l’approfondimento del rapporto fecondo con il Pierpaolo Pasolini degli Scritti Corsari nella lettura profonda della mutazione antropologica degli italiani. Lanna in particolare sottolinea il ruolo svolto nel pensiero di Del Noce dal paradigma dell’ucronia, che legge in ogni presente storico la sede di una molteplicità di virtuali rimasti inespressi, di possibilità non realizzate. In appendice viene pubblicato anche un testo inedito di Del Noce del 1961, “Disegno di attività di ricerca culturale”. L’opera del giornalista e scrittore, oggi direttore del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, ha l’indubbio merito di sgombrare il campo da tutti gli stereotipi che sinora hanno impedito una conoscenza integrale di Del Noce. Attraversare la modernità. Il pensiero inattuale di Augusto Del Noce ci restituisce un percorso originale lungo il quale la filosofia si contamina con la storia e la politica. “La grandezza di Del Noce e la sua provocatoria “inattualità” – si legge nella quarta di copertina – rilanciano il filosofare sino a quelle vette che, da Descartes a Vico, da Marx a Nietzsche e, infine, da Renouvier a Heidegger e Gentile, discendono per quei versanti che il pensatore seppe intercettare e sviluppare nella sua interpretazione transpolitica della storia contemporanea”.
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