Meloni: «C'è maggiore incidenza di immigrati negli stupri»
Durante un’intervista con Maria Elena Viola, direttrice di Donna Moderna, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affrontato con fermezza due temi di scottante attualità: la sicurezza urbana e la lotta ai femminicidi. Le sue dichiarazioni, destinate a suscitare un acceso dibattito, hanno messo in luce non solo le misure già intraprese dal governo, ma anche la necessità di un cambiamento culturale profondo.
“Verrò definita razzista, ma c’è un’incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale commessi da persone immigrate, soprattutto quelle arrivate illegalmente,” ha dichiarato Meloni, affrontando un tema delicato. La premier ha spiegato come la condizione di privazione in cui si trovano molti immigrati possa generare fenomeni di degenerazione sociale.
Sul fronte della sicurezza urbana, Meloni ha rivendicato l’impegno del governo: “Mi accusano ogni giorno di aver introdotto troppi nuovi reati, ma il tema della sicurezza, soprattutto nelle nostre città, è sempre più evidente.” Tra le misure adottate, la presidente ha sottolineato le nuove assunzioni nelle forze dell’ordine, il rafforzamento della normativa contro l’insicurezza e un’attenzione particolare al contrasto dell’immigrazione illegale di massa, definita una priorità strategica per l’esecutivo.
Sul drammatico tema dei femminicidi, Meloni ha riconosciuto i progressi normativi dell’Italia, citando la recente approvazione unanime di una legge promossa dall’attuale governo: “Una delle poche cose che siamo riusciti a far passare con il consenso di tutte le forze politiche.” Tuttavia, ha sottolineato come il nodo cruciale sia ormai di natura culturale.
“La legislazione esiste, gli strumenti ci sono, e anche se le risorse non sono mai sufficienti, stiamo comunque dedicando attenzione e investimenti a questa materia,” ha spiegato. Ciò che manca, secondo la premier, è un dibattito più profondo e trasversale, capace di superare le divisioni ideologiche: “Molto spesso si accetta lo scontro su una materia che invece dovrebbe unire. È una sfida che richiede il contributo di tutti, indipendentemente da età, residenza o appartenenza politica.”
Meloni ha concluso con un invito al dialogo: “Su temi come questi, dobbiamo sederci attorno a un tavolo, senza pregiudizi, per interrogarci e trovare soluzioni concrete.” Un richiamo alla coesione nazionale che punta a trasformare il confronto culturale in un’azione collettiva per garantire maggiore sicurezza e combattere la violenza di genere, superando contrapposizioni politiche e barriere ideologiche.