Pronta la manovra da 876 milioni del Comune di Trieste: welfare e lavori pubblici le priorità
Tra le manovre più sostanziose degli ultimi anni, con oltre 130 milioni di euro in più rispetto alle previsioni del precedente triennio, nonostante l’onda lunga dell’inflazione post-pandemia e i nuovi oneri contrattuali introdotti per i dipendenti pubblici. Il Consiglio comunale si appresta a discutere il bilancio di previsione 2025-2027 e avvia il lungo iter di una manovra che cuberà in tutto 876 milioni di euro, in netto rialzo rispetto ai 742 milioni del precedente triennio.
L’ITER IN COMMISSIONE
Il bilancio complessivo e le voci di investimento verranno illustrati domattina in Salotto Azzurro dal sindaco Roberto Dipiazza e dall’assessore Everest Bertoli. L’obiettivo è approvare la manovra entro fine anno: la tabella di marcia è serrata. A partire da lunedì e fino a venerdì le Commissioni consiliari si riuniranno a tamburo battente per analizzare il documento nei singoli settori di spesa prima di consegnare il testo all’aula. La discussione in Consiglio comunale potrebbe iniziare già lunedì 16 dicembre.
TASSE INVARIATE, MENO EVASIONE
I caratteri principali dello schema sono stati evidenziati ieri mattina dall’assessore Bertoli in sede di I Commissione: nessun aumento della pressione fiscale né della tassazione, contrasto all’evasione e incremento dei fondi al welfare impronteranno una manovra «in continuità con le linee di programmazione dell’amministrazione, per mantenere e incrementare la qualità di servizi offerti ai cittadini», ha premesso Bertoli nell’illustrazione.
L’AUMENTO DEI COSTI
A livello generale il bilancio 2025-2027 dovrà fare i conti con gli effetti dell’inflazione esplosa nel triennio precedente. In particolare sull’acquisto di beni e servizi, che peserà sulle casse municipali per 185 milioni, mentre il rinnovo nazionale e regionale dei contratti farà lievitare la spesa per il personale a 127 milioni di euro entro il 2027 (l’anno scorso si partiva da 118 milioni). Incrementi che verranno bilanciati da più alte entrate correnti e, tiene a precisare l’assessore Bertoli, «senza alcun aumento della pressione fiscale, né della tassazione».
LE ENTRATE E I CONTRIBUTI
Tutte le voci di entrata corrente risultano in rialzo, a partire da quelle tributarie, dove a fare da padrona sono l’Ilia (l’imposta locale immobiliare autonoma) stimata in 55,8 milioni l’anno per il prossimo triennio, e i proventi dalle azioni di contrasto all’evasione. Le entrate extratributarie (da parcheggi, servizi, società partecipate) passano da 67 a 71 milioni (4 milioni in più), mentre la Regione aumenta i trasferimenti correnti da 175 a 181 milioni di euro (6 milioni in più).
LA RIDUZIONE DEL DEBITO
Altre risorse correnti arrivano dall’ormai pluriennale riduzione dell’indebitamento. Il trend è confermato anche quest’anno: dai 123 milioni di debito pubblico attestati al 2017, l’estinzione anticipata ha permesso di ridurre il debito a 39,9 milioni previsti per il 2025, consentendo per quest’anno di immettere ulteriori 2 milioni nella spesa corrente.
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SOCIALE, SCUOLE E SICUREZZA
La somma tra entrate e uscite pareggia il bilancio con una spesa corrente che passa da 374 del precedente triennio a 391 milioni per il 2025-2027. Il contributo più importante sarà riservato anche quest’anno al sociale, con 132 milioni di euro destinati al welfare: il 34% del bilancio corrente previsto e 7 milioni in più rispetto a quanto destinato nella precedente previsione, come dettagliato in I e II Commissione congiunta dall’assessore alle Politiche sociali Massimo Tognolli. Altri 41 milioni circa verranno destinati per l’istruzione e il diritto allo studio. Il comparto innovazione, rendicontato dall’assessore Sandra Savino, può contare su 3 milioni per la trasformazione digitale, 1,4 milioni per la cybersicurezza e altri 1,5 milioni per la videosorveglianza.
INVESTIMENTI IN CONTO CAPITALE
Alla spesa in conto corrente va aggiunto un impegno importante in conto capitale, pari a 290 milioni euro, in larga misura da impiegare nel piano triennale delle opere pubbliche (267 milioni, in aumento). Capitali che saranno alimentati dai proventi delle alienazioni di immobili (tra cui quelli del Porto Vecchio) e partecipazioni, più contributi straordinari o da privati (142 milioni). Il bilancio totale cuba infine a 876 milioni di euro: i dettagli verranno illustrati domattina.
LE TEMPISTICHE
Il documento è al momento al vaglio delle Commissioni consiliari, che fino a venerdì dovranno approfondirne le singoli voci di spesa. Il testo verrà poi consegnato al Consiglio comunale, che potrebbe iniziare a discutere il bilancio già da lunedì 16 dicembre. L’obiettivo è infatti approvare la manovra entro l’anno. Proprio sulle tempistiche di convocazione delle Commissioni consiliari (avvisate venerdì scorso per ieri), non sono mancate obiezioni dal centrosinistra. «Commissioni convocate senza dare il tempo di esaminare i documenti, peraltro in due giornate in cui già erano previste sedute di Consiglio comunale», criticano i due capigruppo di minoranza Paolo Altin (Punto franco) e Riccardo Laterza (Adesso Trieste).