Multe a Trieste: attesi 7,4 milioni di incassi nel 2025
Più di ventimila euro al giorno di multe (staccate). Per il 2025 il Comune di Trieste prevede entrate pari a 7,4 milioni di euro dalle sanzioni da Codice della strada elevate dalla Polizia locale, circa 300 mila in più rispetto a due anni fa.
Il confronto con il 2024 non regge: per quest’anno le multe accertate ammontano a “solo” 6,2 milioni, cifra penalizzata dalla sospensione dell’utilizzo degli autovelox da prima dell’estate.
I dati sono stati forniti dall’assessore alle Politiche della sicurezza Caterina de Gavardo e dal vice comandante della Polizia locale Paolo Jerman ieri mattina in sede di II e VI Commissione consiliare, seconda tappa della maratona per la previsione di bilancio che per l’anno a venire cuberà 876 milioni di euro (il voto finale alla manovra dovrebbe avvenire già la settimana del 16 dicembre).
L’attività della Polizia locale contribuirà ai 291 milioni delle spese correnti con entrate pari a 7,6 milioni di euro. Il capitolo principale è dato dalle sanzioni amministrative: nel 2025 il Comune prevede infatti di sanzionare per circa 7,4 milioni di euro. Va precisato che si tratta di una stima per le sole multe accertate (quindi da verbali staccati), mentre l’incasso finale sarà più basso, tenuto conto di pagamenti in ritardo e sconti sulle sanzioni, solo in parte bilanciati dalle riscossioni coattive (quindi multe non pagate negli anni precedenti e recuperate).
Il totale effettivo si assesterà comunque molto sopra la previsione del 2024, considerato che dall’inizio di quest’anno le multe elevate fino a ottobre sono “solo” 52.339, con proventi accertati che sommano a 6 milioni 257 mila euro. Il dato di qui a un mese risulterà quindi in netto calo rispetto al 2023, che si chiuse con 71.703 verbali ed entrate accertate per 7 milioni 92 mila euro.
Va infatti ricordato che il 2024 è stato “penalizzato” dallo stop all’utilizzo degli autovelox e di altri dispositivi di rilevamento della velocità, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che lo scorso aprile ha dichiarato illegittimo l’utilizzo di queste apparecchiature se non omologate (benché fossero regolarmente approvate dai ministeri competenti).
Il 2025 vedrà il completamento dell’omologazione degli strumenti in dotazione alla Polizia locale e, quindi, la reintroduzione degli autovelox i quali, ricorda l’assessore de Gavardo, «hanno una forte valenza di deterrente», in quanto utilizzati in quelle strade che presentano un elevato indice di incidentalità.
Oltre alla reintroduzione degli autovelox, il 2025 potrà beneficiare anche degli effetti del nuovo Codice della Strada appena approvato in Senato e di prossima pubblicazione sul Gazzettino ufficiale. La nuova legge entrerà in vigore entro fine anno, e prevede un inasprimento delle misure penali e delle sanzioni, ad esempio, per chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, o utilizza il telefono.
Tutte misure che contribuiranno a far lievitare i proventi (previsti) per le multe, i quali – va precisato – verranno destinati almeno per il 50% all’ambito della sicurezza stradale, tra cui appunto l’operato della Polizia locale, che invece nelle previsioni di bilancio potrà beneficiare soprattutto di contributi regionali.
Fondi che andranno quindi a finanziare le altre voci di spesa dettagliate da de Gavardo in Commissione, tra cui il rafforzamento della videosorveglianza cittadina (con la maggior diffusione della fibra ottica) e la manutenzione delle attrezzature e delle infrastrutture in uso alla Polizia locale. —
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