Udinese, con la difesa a quattro a gennaio possibili uscite in difesa: Bijol il più desiderato
Un mese abbondante per capire se l’abito provato nella ripresa a Empoli può essere quello della festa. E per ricalibrare, di conseguenza, anche le gerarchie in casa Udinese, perché se utilizzi la difesa “a quattro” è logico che il numero dei centrali a disposizione può anche diminuire, in una sorta di principio inversamente proporzionale delle dell’amministrazione delle risorse. Insomma, con il 4-3-1-2 che si è visto in Toscana e che è servito, indubbiamente, per raggiungere il pareggio – chissà cosa sarebbe successo se l’arbitro Marinelli avesse fischiato anche quel rigore solare, aiutato dal Var Fabbri – e far capire che Runjaic sta lavorando eccome sulla tattica in allenamento, la società Udinese potrebbe fare anche delle valutazioni diverse da quelle che erano nell’aria fino a qualche settimana fa in sede di mercato, visto che tra poco più di un mese aprirà la finestra invernale per acquisti e cessioni.
E così conviene partire proprio dalla difesa, dove mister Kosta ha a disposizione uno dei big della rosa, lo sloveno Jaka Bijol che domenica 1 dicembre all’ora di pranzo, nella sfida con il Genoa, non sarà a disposizione per colpa di una squalifica. Il supervisore dell’area tecnica, Gianluca Nani, ha spiegato poco tempo fa che a gennaio nessun pezzo da novanta cambierà aria, riferendosi anche a Bijol che piace non poco anche in Italia. All’Inter, per esempio. O al Napoli. Su di lui è stato sistemato un cartello piuttosto chiaro: non si vende, ripassare a giugno. Anche con la difesa “a quattro” che mister Kosta ha proposto a Empoli?
Il punto di domanda è d’obbligo per un motivo puramente numerico. A livello di centrali, avendo impostato finora un gioco che si sviluppa partendo da una retroguardia “a tre”, l’Udinese avrebbe in rosa ben sette centrali arruolabili da gennaio in poi, visto che sarà a disposizione anche Oumar Solet, il francese che da mesi si sta allenando al Brusechi dopo essere stato ingaggiato da svincolato all’inizio di settembre. Oltre a Bijol, dunque, Lautaro Giannetti, Isaak Touré, Christan Kabasele, Thomas Kristensen, James Abankwah ed Enzo Ebosse, tutti utilizzati più o meno (in termini di minutaggio) dal tecnico tedesco.
Otto per tre posti che sono già tanti, figuriamoci otto per due posti, quelli dei centrali difensivi della linea “a quattro”. A questo si potrebbe fare un punto sugli esterni, magari si potrebbe valutare un ingresso in quel reparto con il nuovo modulo, ma è meglio non sviare il discorso. Che è molto semplice: quanti centrali l’Udinese cederà a gennaio se giocherà costantemente con il 4-3-1-2?
Almeno un paio. Chi? Gli indizi portano a Kabasele, in scadenza di contratto (è l’ultima occasione per ricavare qualche spicciolo) ed Enzo Ebosse. Forse anche Abankwah in prestito. Bijol? Ecco il nome “forte”. Ecco il dubbio. Alimentato dal gioco delle coppie. Solet-Touré e Giannetti-Kristensen potrebbero reggere il peso della responsabilità anche senza un leader come lo sloveno, diventato anche il vice-capitano dell’Udinese.
Tutta materia di riflessione in casa bianconera. Da valutare assieme alle scelte e alla crescita, auspicabile, della squadra in termini di rendimento e continuità. Attenzione poi: dovesse svilupparsi un discorso tattico nella direzione del 4-3-1-2 allora gli attaccanti non sarebbero poi così tanti come sembra adesso con il 3-5-2 in campo. Come dire, un’ulteriore conferma su Lorenzo Lucca bianconero fino al termine della stagione.