La rapida escalation delle tensioni con la Russia è stata l’argomento principale della riunione dell’International Peace Coalition (IPC) il 22 novembre. La sessione ha visto la partecipazione di diversi esperti di spicco in materia di affari militari e di intelligence, tra cui i membri VIPS (Veteran Intelligence Professionals for Sanity) Larry Johnson e Ray McGovern, lo specialista di armi nucleari Steven Starr e l’ex ispettore delle Nazioni Unite per gli armamenti e autorevole attivista contro la guerra Scott Ritter, che ha dato il tono ai lavori. Ritter ha aperto la discussione con una previsione agghiacciante, affermando: “Oggi siamo più vicini che mai ad un nuovo uso delle armi nucleari. Siamo letteralmente alle soglie di una guerra nucleare. Non è un’iperbole; non sono qui per spaventarvi. Non me ne frega niente di quello che pensate. Morirete se non facciamo qualcosa per fermarlo”. Ritter ha sottolineato che se la Russia aderisse rigorosamente alla sua nuova dottrina nucleare, sarebbe in grado di usare armi nucleari contro la NATO sin da oggi. Ha scelto di non farlo, ma abbiamo già superato la soglia d’innesco”. Citando un’infiammata dichiarazione del contrammiraglio Buchanan del Comando strategico degli Stati Uniti, che ha affermato che l’America è pronta ad uno scambio nucleare con la Russia, Ritter ha chiesto: “Sapete che cosa significa? Significa una guerra nucleare. Siamo pronti a farne una. La Russia ha abbassato la sua soglia nucleare e l’America è pronta a impegnarsi in uno scambio nucleare con essa; mentre parliamo, proprio qui. In qualsiasi momento”. Ritter ha spiegato che l’Oreshnik è un’arma speciale “costruita per colpire obiettivi minacciosi nella NATO schierata in Europa… Ciò che la Russia ha dimostrato è che è pronta in questo momento, mentre parliamo, a colpire qualsiasi obiettivo in Europa se l’Europa le fornisce una scusa per farlo”. L’ex ispettore ONU ha ridicolizzato chi sostiene che Putin stia bluffando. Soprattutto, Ritter ha sfidato i presenti ad agire: “Penso che abbiamo una sola possibilità di fermare questa guerra nucleare. È quella di far sì che il Presidente eletto si impegni attivamente nel richiamare l’amministrazione Biden e nel parlare al popolo americano”. Trump ha chiarito di voler porre fine al conflitto in Ucraina. Ora che ha vinto, l’amministrazione Biden si sta muovendo per interrompere questo processo. Come possiamo invertire questa marcia verso la guerra? Dobbiamo far sentire la nostra voce, ha continuato Ritter, “alla vecchia maniera, gridandolo a squarciagola a Washington”. L’ex ispettore ha poi concluso con un appello a unirsi a lui in una manifestazione a Washington il 7 dicembre, per “dire no alla guerra nucleare… Se non siete arrabbiati, se non avete paura, non siete umani. Sono pronti a scatenare una guerra nucleare in questo momento. Dobbiamo fermarli. Riunirci il 7 dicembre potrebbe darci una possibilità”. La discussione completa dell’appello dell’IPC è disponibile a questo link: https://schillerinstitute.nationbuilder.com/20241207_conference.