Ivrea, accusato di tentato omicidio il 18enne autore del duplice accoltellamento al Movicentro
IVREA. Ha 18 anni e 5 mesi ed è senza fissa dimora, il ragazzo accusato di tentato omicidio per aver accoltellato due coetanei dentro il Movicentro, nei pressi della biglietteria.
È stato fermato dagli agenti del commissariato di Ivrea e Banchette lunedì 25 novembre e ora si trova in carcere a Ivrea. Entrambi i feriti hanno avuto una prognosi di appena cinque giorni, ma uno dei due è stato ferito a una tempia.
Per questo la gip Lucrezia Natta ha concordato con l’ipotesi della procuratrice capo Gabriella Viglione, che ha accusato il giovane di tentato omicidio. Per Ahmed Kacem si sono dunque aperte le porte del penitenziario di corso Vercelli. Fino ai 18 anni era stato ospitato da una comunità a Loranzè.
Il suo avvocato Massimo Campanale aveva chiesto l’obbligo di dimora, ma non è stato possibile trovare una casa che potesse ospitare il diciottenne.
Secondo Campanale le ferite non sono compatibili con quelle di un’arma taglio. Per il momento la gip ha dato ragione all’ipotesi della procura suffragata dalle testimonianze, visto che dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza è difficile distinguere l’oggetto con cui Kacem colpisce i due feriti durante la maxi rissa al Movicentro che aveva coinvolto più di dieci persone. L’unica dichiarazione che il giovane ha reso in sede di convalida è: «Ero ubriaco».
La polizia ha fermato Kacem il giorno successivo alla rissa al Bennet di Ivrea. A quanto pare il ragazzo avrebbe incontrato uno dei partecipanti alla rissa per caso e avrebbero iniziato a discutere. Stavolta, però, è stato lui ad avere la peggio ed è stato ferito a una mano. Poi, è stato medicato in commissariato, dove nel frattempo è stato tradotto dagli agenti intervenuti sul posto.
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La polizia ha subito capito che la rissa e gli accoltellamenti si erano consumati sempre in seno allo stesso gruppo che gravita tutto il giorno tra la stazione di Ivrea e il Movicentro, che un’indagine della guardia di finanza ha certificato come uno dei luoghi dello spaccio in città. Una ventina di persone che bivaccano solitamente davanti al Movicentro, si ubriacano e poi creano problemi in zona.
Il consigliere comunale Massimiliano De Stefano di Azione-Italia Viva, che dal 2008 si occupa delle questioni che riguardano il Movicentro aveva detto: «È l’ennesimo episodio che ci fa capire che la situazione è cambiata. Non sono solo casi sporadici. Sono cose che si ripetono giorno dopo giorno. Se non blocchiamo tutto alla radice non risolveremo mai il problema. Non è questione di percezione, ormai è consuetudine. Ci sono commercianti che chiudono un’ora prima la sera per il timore di essere rapinati. Ci stiamo abituando a non frequentare Ivrea dopo una certa ora». —