Cesare Cremonini: “Con Alaska Baby racconto la forza di rinascere”
Cesare Cremonini torna con Alaska Baby, il nuovo album in uscita oggi, 29 novembre. Un viaggio musicale che parte da Bologna, attraversa l’America, arriva in Alaska e ritorna. È un percorso di rinascita, di scoperta e di vulnerabilità, in cui l’artista si mette a nudo come mai prima d’ora, esplorando i confini della sua identità personale e artistica. L’amore è il cuore pulsante del disco, un tema che si declina in tutte le sue sfumature: dal romanticismo più puro, alla sua complessità, fino alle atmosfere oscure.
L’album si apre con la title track Alaska Baby, una composizione ipnotica che unisce brit pop, reminiscenze dei Beatles e dei Beach Boys, groove alla Beck e citazioni che spaziano da Johnny Cash a Donald Trump. Cremonini racconta il momento che ha ispirato il titolo: “Ho visto l’Alaska dal finestrino dell’aereo e ho avuto un’illuminazione. Mi sono sentito un neonato, ignaro di ciò che mi aspettava. L’Alaska ti segna, ti fa sentire nel cuore della natura”.
Tra le tracce più significative, San Luca celebra le sue radici bolognesi in un dialogo musicale con Luca Carboni, mentre Aurore Boreali, cantata insieme a Elisa, è una ballad intensa in cui le due voci si incontrano e si intrecciano, evocando il senso di unione che permea l’intero disco. Cremonini descrive Elisa e Carboni come “leggende e divinità musicali”, riconoscendo la loro energia come parte integrante della linfa creativa del progetto.
L’intero album è un caleidoscopio di suoni, arrangiamenti sontuosi, archi e chitarre dal gusto anni Sessanta, che si alternano a brani di sperimentazione elettronica. Ragazze Facili è forse il capolavoro autorale del disco, una storia intima e vulnerabile accompagnata dai cori di Elisa e dal pianoforte di Mike Garson, storico collaboratore di David Bowie. Il viaggio musicale continua con brani come Streaming e Limoni, dove sonorità electro pop e atmosfere new wave degli anni Ottanta offrono un cambio di passo ritmico.
“L’amore ha un ruolo centrale in questo album,” confessa Cremonini, “perché ritrovare il coraggio di amare è uno dei temi principali del senso di rinascita che permea il progetto”. La copertina minimalista, bianca e attraversata dai colori dell’aurora boreale, rappresenta simbolicamente l’unione di due anime diverse che trovano un punto di equilibrio. Questo avvicinare realtà lontane, superare distanze e abbattere tabù è il filo conduttore di un’opera che si propone di spingersi oltre i limiti del pop contemporaneo, senza mai perdere il legame con le sue radici.
Con Alaska Baby, Cesare Cremonini dimostra ancora una volta la sua capacità di innovare, raccontando la vita, l’amore e la propria evoluzione personale con profondità e leggerezza, regalando al pubblico un progetto ambizioso e profondamente sincero.
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