Tajani spegne le polemiche: “Centrodestra unito intorno a Giorgia, poi ognuno ha le sue idee”
“Meloni ha le sue idee, io sono sempre stato leale. Berlusconi diceva sempre ‘meglio leale che fedele’ e sulla mia lealtà e sulla lealtà di Forza Italia non ci sono dubbi. Sosterremo sempre con grande determinazione il governo, volendo collaborare”. Parole chiare, quelle del vice presidente del consiglio Antonio Tajani, leader di FI, pronunciate questa mattina a “Mattino 5”, a chiudere una polemica più dialettica che politica con la Lega. “Collaborare – conclude – significa anche avere le proprie idee”.
Tajani e il centrodestra solido
“La coalizione di centrodestra è una coalizione solida, il governo va avanti, continuerà a lavorare per fare le riforme, per affrontare una situazione economica che non è sempre semplice, andrà fino alla fine della legislatura”, prosegue Tajani, intervenendo a ‘Mattino 5 News’. Sul taglio del canone Rai ”c’è stato un confronto, non c’è nessuna polemica, nessuno scontro politico”. “Lavoriamo insieme. Io sono convinto che Matteo sia una grande risorsa per il centrodestra e fa benissimo il ministro dei Trasporti. Abbiamo forse caratteri diversi, lui è di Milano io sono un po’ più terrone, il centrodestra è variegato e questa è una forza“. Riguardo alla premier Giorgia Meloni, il leader di Forza Italia ha sottolineato che “Giorgia è un’amica”: “È una persona leale – se dice sì è sì e se dice no è no – abbiamo discusso, ci siamo confrontati e abbiamo anche litigato tante volte, ma siamo entrambi romani e parliamo la stessa lingua”.
Tajani poi passa ai temi di attualità, come la guerra. “Tutti quanti vogliamo costruire la pace”, ma deve essere una “pace giusta. Mi auguro che entro il 2025, come dice lo stesso Zelensky, si possa arrivare ad una conclusione di questa guerra”.
Tajani ha sottolineato poi come la pace che si vuole costruire debba essere una “pace giusta”, che “non soffochi la libertà dell’Ucraina”. “Proprio ieri – ha aggiunto – incontrando il ministro degli Esteri svizzero abbiamo parlato di una possibile futura nuova conferenza di pace che preveda la presenza della Federazione russa, della Cina ma anche dell’India e del Brasile, in modo che possa esserci un confronto che porti ad un cessate il fuoco e poi alla costruzione di una pace”. “Ci sono – ha osservato – centinaia di migliaia di morti, noi dobbiamo chiudere questa stagione tremenda. Però la stagione non si può chiudere con la sconfitta dell’Ucraina perché daremmo ragione alla Russia, che pensa che chi è più forte poi decide la politica internazionale. Ci sono invece delle regole che vanno rispettate. “Questo è il nostro obiettivo, lavoreremo come europei insieme agli Stati Uniti”.
La scalata di Unicredit a Bpm
Quindi l’economia e la “scalata” delle banche. “Per quanto riguarda le scelte di Unicredit, io ho detto soltanto, ‘lasciamo fare al libero mercato’, io non sono contrario al terzo polo e non sono favorevole a nessuna iniziativa. E’ il mercato che deve decidere, chi vigila è la Bce e tocca a lei verificare se si rispettano le regole o meno. Il resto deve farlo il libero mercato”, dice il vicepremier. “Così come – ha ricordato – ero favorevole alla privatizzazione del Monte Paschi di Siena perché è giusto che in una democrazia liberale non ci siano banche di stato. Il governo e Giorgetti hanno seguito la mia proposta e le cose stanno andando in quella direzione, sempre a beneficio dei cittadini”.
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