È morto Romano Venudo: il suo gelato di Paperone venduto in riva al mare a generazioni di turisti
È stato uno degli uomini più fotografati della località balneare friulana, con centinaia di turisti che, rovistando negli album, possono ritrovarlo sorridente, intento a porgere i gelati ai bagnanti con il suo carretto. Romano Venudo è morto ieri mattina, all’ospedale di Latisana che i figli ringraziano. Lo scorso 13 marzo aveva compiuto 88 anni.
«Si è spento serenamente, con me e con mia sorella Lucia al suo fianco – spiega il figlio Giorgio, presidente della zona Basso Friuli di Confartigianato imprese – e dopo aver sentito al telefono il suo storico amico Lucio Merluzzi di Roma».
Secondo di quattro figli di una famiglia che era emigrata in Caucaso per insegnare la viticoltura in quelle terre lontane, è cresciuto a Latisana, dove è nato. Il padre aveva una pasticceria e i carrettini per il gelato, con i quali si spingeva fino a San Michele al Tagliamento. «Con il finire della seconda guerra mondiale e con la crescita di Lignano, pensarono di spostarsi e aprirono un’attività in viale Italia e, grazie al dottor Mario Andretta, arrivarono anche dentro al Camping Sabbiadoro, oltre a dedicarsi ai mercati e alla spiaggia. Il gelato di Paperone ha conquistato migliaia di bambini e adulti in vacanza e continua a farlo, grazie proprio al figlio di Romano, Giorgio e suo figlio Matteo, che porta alla quarta generazione l’arte del gelato.
«Era un uomo umile ma un grande lavoratore, onesto – racconta Giorgio – parlava diverse lingue, almeno quel tanto che gli serviva per il lavoro. Era sposato con nostra madre, Annamaria, di cui dal 2012 era rimasto vedovo. D’estate faceva il gelato, d’inverno si dedicava alla pasticceria, ma ha anche fatto il muratore».
Romano ha sempre scelto di servire prima i bambini e poi gli adulti, dimostrando ai suoi piccoli clienti un grande rispetto. Quarant’anni fa, però sono iniziati i primi problemi di salute, che lo hanno costretto a dire addio al carretto. Alla pensione ci è arrivato lavorando per la Lisagest, come guardiano notturno delle barche. «È stato uno dei fondatori della società pescatori al mare e anche un alpino – ricorda il figlio – sempre con il sorriso e benvoluto». I funerali saranno celebrati sabato, 30 novembre, alle 11.30 nel duomo di Sabbiadoro.