Perazza si dimette da segretario del Pd a Gorizia: tre under 40 in corsa per la successione
Dimissioni. Il segretario del circolo del Pd goriziano Franco Perazza ha lasciato il suo incarico con largo anticipo rispetto alla naturale scadenza, prevista per la fine dell’anno prossimo. La motivazione ufficiale è questa: «Il ricambio delle cariche, in un organismo politico, è un processo positivo che favorisce la circolazione delle idee e dà impulso a nuove proposte politiche per fronteggiare le sfide incalzanti di un futuro tanto incerto quanto avvincente».
Ma pare una spiegazione sin troppo diplomatica. Che succede? «Partiamo dai fatti. Sono stato segretario per più di otto anni, un tempo lungo se paragonato agli attuali cicli della politica. Condivisione e partecipazione sono state le coordinate del mio operato. Abbiamo attraversato i molti travagli del Partito nazionale senza smarrimenti o diaspore. Il Circolo è stato sempre al centro della scena politica cittadina grazie ad un’interlocuzione costante con le forze politiche, civiche, sociali e con i cittadini. È stato appassionante, ma faticoso».
Perazza, quindi, esclude recisamente mal di pancia interni. «Sì, nessun dissidio - si schermisce Perazza con un sorriso rassicurante e sornione –. In questi anni, siamo sempre cresciuti nei consensi, abbiamo portato da tre a cinque il numero dei nostri consiglieri comunali. Il Pd, poi, è il primo partito in città alle elezioni regionali, siamo il Circolo con il maggior numero di iscritti nell’Isontino e, a Gorizia, rappresentiamo l’asse portante per ogni futura alleanza politica che intenda proporsi come alternativa all’attuale amministrazione della città».
Va tenuto presente come, in ogni partito, ca va sans dire, la dialettica interna sia scontata. «Credetemi, sono orgoglioso di lasciare in eredità un Circolo in ottima salute – prosegue l’esponente del Partito democratico – e di aver tenuto a battesimo e fatto crescere una segreteria costituita da giovani in grado di guidare il partito per i prossimi anni coniugando innovazione e continuità. Mi auguro che l’Assemblea che verrà convocata a breve per eleggere il nuovo segretario ne terrà conto».
Perazza non tralascia di ringraziare iscritti ed elettori a cui riconosce di essere «i principali attori dell’agire politico», ma rassicura che non verrà meno il suo impegno all’interno dei dem. «Non ci penso proprio», afferma in modo netto con l’obiettivo di voler spazzar via ogni dubbio in merito. Lui resta, non sarà più segretario.
«Piuttosto che una conclusione, si aprono nuove sfide come consigliere comunale perché Gorizia - continua Perazza - possa guardare con fiducia e positività al futuro, e sappia riconquistare con autorevolezza il ruolo che le compete: primo fra tutti quello di città capoluogo di provincia nel prossimo scenario politico-amministrativo regionale. Questo sarà il mio obiettivo prioritario». Non a caso, ha presentato una mozione che sarà discussa in un prossimo Consiglio comunale.
Chi sarà il nuovo segretario? Perazza si chiude a riccio. Non fa nomi, spiega, per rispetto nei confronti dell’assemblea. Ma le voci corrono. E, secondo il tam tam, il prescelto sarà giovane, un under 40, per concretizzare l’auspicato cambio generazionale. I nomi che corrono sono quelli dell’avvocato Davide Trevisan, di Morgan Baliviera e della consigliera comunale Sofia Beltramini. —
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