Multe stradali: il governo ferma in extremis gli aumenti. Soddisfatte le associazioni dei consumatori
Buone notizie per gli automobilisti: il nuovo testo del decreto Milleproroghe, approvato lunedì dal Consiglio dei ministri e ancora non pubblicato nella Gazzetta ufficiale, fa slittare anche per il 2025 l’aggiornamento biennale all’inflazione delle multe stradali previsto dal Codice della strada. Il governo avrebbe dovuto varare l’adeguamento entro il 1 dicembre scorso, mossa che avrebbe portato gli importi delle sanzioni a salire attorno al +6% a partire dal prossimo 1 gennaio, con effetti da +3 a +51 euro a multa se si considerano le infrazioni più comuni. L’esecutivo ha quindi deciso un’ulteriore proroga “in considerazione dell’eccezionale situazione economica”, come avvenne già nei due anni passati.
“Grande soddisfazione” arriva dalla Lega, che parla di un “provvedimento ragionevole, in linea con le promesse elettorali, che la Lega intende valorizzare insieme ad altre scelte di buonsenso che il partito di Salvini illustrerà da oggi e per tutta la settimana”. Soddisfatte anche le associazioni dei consumatori.
Multe stradali congelate: dal Codacons ad Assoutenti, tutti contenti
“Il governo ha accolto la richiesta di Assoutenti, inserendo nella bozza del decreto Milleproroghe lo stop all’aggiornamento biennale delle sanzioni stradali”. Era stata proprio l’associazione, si legge in una nota, “a ricordare come fosse scaduto l’1 dicembre il termine per aggiornare gli importi delle multe stradali, cosi’ come previsto dal Codice della Strada”. “Con la misura introdotta nel Milleproroghe si evita l’aumento del 6% degli importi delle sanzioni stradali, percentuale che sarebbe potuta salire al 17,6% qualora il governo avesse optato per adeguare l’intero periodo di mancato aggiornamento delle sanzioni, che va dal 2020 al 2024 – spiega il presidente Gabriele Melluso – Se gli aumenti sono stati sventati, non sara’ tuttavia possibile evitare le nuove misure che entreranno in vigore il prossimo 14 dicembre col nuovo Codice della strada, e che inaspriscono le sanzioni per alcune violazioni introducendo pene più severe per i trasgressori”.
“Il rincaro delle multe non si deve sospendere ma annullare” rilancia Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Perlomeno si specifichi che nel 2026 scatterà solo l’aggiornamento biennale relativo al 2024 e al 2025, azzerando tutti i precedenti adeguamenti sospesi e facendo ripartire un nuovo conteggio, altrimenti rischiamo di ritrovarci in un colpo solo il rialzo di 5 anni”.
“Ad oggi, ricorda il Codacons, gli incassi totali per gli enti locali garantiti dalle multe stradali ammontano a 1.585.899.750 euro, nel periodo che va dall’1 gennaio al 5 dicembre 2024”.
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