Preso da una telecamera il vandalo notturno fra le statue del presepio di Monfalcone
Non avrà probabilmente strascichi giudiziari, anche se l’ultima parola su questo punto spetta alla Polizia locale di Monfalcone, che sta portando avanti ancora le indagini, ma riflessi di discredito sì.
Già, perché dopo la “scorribanda” del presepe la sera stessa dell’inaugurazione, pardòn notte, con capitolazione delle statuette della sacra natività – cui l’amministrazione e i monfalconesi tengono particolarmente – l’ex sindaca Anna Cisint, ripugnata dalle immagini catturate da una telecamera pubblica, ha deciso l’altra sera di pubblicare sul suo status WhatsApp parte della registrazione. L’immagine, temporanea, già da alcune ore non si può più vedere, ma mercoledì i contatti dell’europarlamentare, senz’altro non esigui, hanno potuto osservare la sequenza su piazza della Repubblica. Meglio: il siparietto.
Il video
Si vede una persona di sembianze maschili, avvolta in un parka di colore scuro, che penetra nel recinto del presepe, ribalta le statue, apparentemente con intenzione (anche se lo stato di equilibrio, diciamo così, sembra visibilmente precario), per poi infilare malamente un pertugio sul lato opposto. Tant’è che capitombola sulla porfido finendo letteralmente gambe all’aria.
La cosa curiosa è che nel breve video, sullo sfondo, si avvertono nitidamente le grida ripetute di “Allah Akbar”, mentre al termine del filmato, in italiano, si sente dire “Superman” da un terzo soggetto, che ride dopo la rovinosa caduta, dettata appunto dall’aver scavallato impropriamente la recinzione.
Un dettaglio singolare, dal momento che le persone paiono avere la pelle chiara e sono sicuramente vestite in modo occidentale, pur se questo poco rileva. Forse uno scherzo? Una bravata? O una simulazione?
Di certo, quella notte, la piazza è stata attraversata da comitive giovanili, c’è anche chi dopo la mezzanotte ha solcato la pista di pattinaggio nonostante fosse chiusa e chi s’è introdotto nell’area del presepe per farsi un selfie.
La reazione
In ogni caso il raid alla natività non è piaciuto affatto a Cisint: «Non ho fatto un post, ma l’ho messo su WhatsApp, con un’immagine temporanea, di modo che se qualcuno si riconosce capisca ciò che ha fatto, cioè maltrattare i beni pubblici, una cosa vergognosa». L’europarlamentare auspica, anzi, che qualcuno individui la persona in questione e magari si faccia avanti.
«Spero che si senta umiliato da questo video», aggiunge. Infatti Cisint non ha dubbi, tant’è che l’ha scritto in calce al video, che l’uomo fosse «ubriaco».
«Il presepe è un simbolo importante – conclude – e non può essere trattato in questo modo. È stata una brutta, bruttissima azione. Credo che ci vorrebbe più educazione civica».—