Autonomia differenziata: la Cassazione giudica legittimo il referendum abrogativo
La richiesta di abrogare l’Autonomia differenziata è stata giudicata legittima, ma prima di indire il referendum sarà necessario un ulteriore passaggio davanti ai giudici della Consulta per valutare l’ammissibilità. Lo hanno stabilito i giudici dell’ufficio centrale del referendum, ribaltando parzialmente quanto deciso dalla Corte Costituzionale.
Quest’ultima aveva ritenuto legittima la legge Calderoli, promulgata il 25 giugno, dichiarandone incostituzionali solo alcune parti e giudicando infondata la questione di costituzionalità sull’intera normativa relativa all’Autonomia differenziata delle Regioni ordinarie.
La decisione della Suprema Corte è illustrata in un’ordinanza di circa trenta pagine. Gli ermellini non hanno dato invece il via libera al quesito presentato dai consigli regionali che puntavano all’abrogazione parziale. Nella sentenza del 3 dicembre la Consulta, chiamata ad esprimersi sulle questioni di costituzionalità e accogliendo parzialmente i ricorsi di quattro Regioni, ha affermato che “il regionalismo corrisponde a un’esigenza insopprimibile della nostra società, come si è gradualmente strutturata anche grazie alla Costituzione” e “spetta, però, solo al Parlamento il compito di comporre la complessità del pluralismo istituzionale”. E ancora: “La vigente disciplina costituzionale riserva al Parlamento la competenza legislativa esclusiva in alcune materie affinché siano curate le esigenze unitarie (art. 117, secondo comma, Cost.)”.
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