Passaporti, il servizio in 91 uffici postali padovani
L’ansia di poter ottenere un passaporto – peggio ancora, di riuscire a prenotare un appuntamento per averlo – in tempi non biblici ha accompagnato per mesi tantissimi padovani.
Una situazione che, tra le altre cose, ha stimolato ancor più la necessità di attivare nuovi canali per adempiere a un servizio tanto importante.
In questo un ruolo fondamentale è giocato da Poste Italiane, che sempre più sta trasformando i propri sportelli in poli dedicati alla cittadinanza digitale.
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Da martedì 10 dicembre questa vocazione si è confermata nella nostra provincia: si è infatti arricchito ulteriormente il numero di uffici postali in cui, grazie all’accordo tra Poste Italiane e il Ministero dell’Interno, residenti e domiciliati possono prenotare un appuntamento e presentare la documentazione per il passaporto direttamente allo sportello.
Si tratta di quei piccoli Comuni coinvolti nel progetto Polis: il rilascio o il rinnovo del passaporto è ora attivo anche in altri 83 uffici postali che si trovano in Comuni con meno di 15 mila abitanti.
I primi otto uffici postali erano stati abilitati la scorsa estate: Camposampiero, Stanghella, Pozzonovo, Galzignano, Villanova di Camposampiero, Candiana, San Pietro Viminario e Carceri.
La lista degli sportelli “attrezzati” nel Padovano sale dunque a 91: praticamente la quasi totalità della provincia, che conta 102 Comuni, e in ogni caso con una buona copertura del territorio.
«Effettuare la richiesta è semplice», spiegano da Poste Italiane. «Basterà consegnare all’operatore dell’ufficio postale del proprio Comune un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare il bollettino di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento».
Grazie alla piattaforma tecnologica, l’operatore raccoglierà le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente.
La novità ha visto una sperimentazione in provincia di Bologna e ora si afferma massicciamente anche in Veneto.
Il servizio di rilascio del passaporto si aggiunge agli altri già attivi nelle sedi Polis, dove è possibile ritirare certificati anagrafici e di stato civile, previdenziali e per le pratiche di volontaria giurisdizione.
«Poste Italiane ha raggiunto con largo anticipo i suoi obiettivi di lancio dei nuovi servizi digitali, con l’avvio di oltre 3.000 interventi, dei quali oltre 2.200 già terminati. Più di 23.000, invece, sono state le pratiche già concluse in circa 2.900 uffici postali e, di queste, circa 3.500 riguardano proprio il servizio passaporti», illustrano da Poste Italiane. «Numeri decisamente in crescita, che confermano l’importanza della trasformazione digitale compiuta dall’Azienda che, attraverso l’innovazione e la capillarità della sua rete, punta a favorire il processo di inclusione del Paese».