Vini, i tesori della Valpollicella
Sei ettari, di cui quattro vitati a Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara Praticamente una boutique a cielo aperto di vitigni autoctoni, coltivati ad alberello, immersa in un suggestivo scenario puntellato da ulivi, cipressi, querce secolari e tradizionali marogne (muretti a secco). Siamo in ValpCinque le referenze, tutte proposte in una veste molto raffinata, essenziale, giocando con le parole si potrebbe dire «sobria». Il bianco puro dell’etichetta mette in risalto le capsule in gommalacca colorata, scelta quest’ultima notoriamente sopraffina per sigillare rossi di pregio.
Due bottiglie firmate Tenuta Villa Bellini: l’Amarone Centenarie e il Millesimato Blanc de Noir.
Il carnet di Tenuta Villa Bellini si apre con Teatrino, Valpolicella Classico che affina solo in acciaio per sei mesi e ulteriori due in bottiglia prima di essere venduto. Rosso brillante, ha piacevolissima beva, freschezza, buona acidità e trama tannica fine.
Tirele, Valpolicella Classico Superiore, vermiglio vivace, spicca per le sue note speziate in perfetto equilibrio con quelle di piccoli rutti rossi, lampone e mirtillo soprattutto, e accenni balsamici. Sottolago, Valpolicella Ripasso Classico Superiore, è un rosso con un corredo aromatico complesso di ciliegia matura, ribes nero, mora e spezie dolci, con una chiusura secca.
E poi c’è lui, Centenarie, il re Amarone, dal sorso appagante per eccellenza. Di grande struttura e corpo, e incredibile persistenza, nel calice sprigiona le sue inconfondibili note accese di marasca, tabacco, pepe e cannella. Chiude il cerchio una deliziosa bollicina: il Millesimato, Blanc de Noir. Un Metodo classico, brut nature, di colore giallo paglierino con perlage finissimo e persistente. Al naso arriva fruttato e minerale, con note di piccoli frutti rossi e una sferzata di cedro. Il sorso è pieno, fresco, asciutto, fruttato e leggermente tannico. Un’ottima scelta per brindare alle feste in arrivo. n
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