Omicidio di Manzano, la famiglia Tulissi sul processo: «Dalla Cassazione una sentenza tecnica, la condanna di primo grado resta»
Com’era prevedibile la famiglia di Tatiana Tulissi non ha condiviso l’euforia dei legali di Paolo Calligaris dopo la pubblicazione della motivazione che ha spinto la Corte di Cassazione ad annullare la condanna della Corte d’assise d’appello di Venezia nei confronti dell’imprenditore accusato dell’omicidio della compagna, nel novembre 2008.
Sentenza tecnica
A prendere posizione è l’avvocato Laura Luzzatto Guerrini che segue la famiglia Tulissi, costituitasi parte civile durante i procedimenti penali degli ultimi anni. «La sentenza della quinta sezione della Cassazione ha un carattere tecnico – ha spiegato Luzzatto Guerrini –. Trattandosi di una decisione di natura procedurale non si sbilancia in alcun modo né a favore della colpevolezza né a favore dell’innocenza dell’imputato». Parole che cozzano con l’ottimismo mostrato dal legale di Calligaris Rino Battocletti, con quest’ultimo che si è spinto fino a considerare la sentenza della Cassazione come «l’inizio della fine della persecuzione giudiziaria».
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Resta la sentenza di primo grado
Per Luzzatto Guerrini, però, la situazione è diversa: «Allo stato attuale è stata annullata una sentenza di secondo grado, non quella di condanna in primo grado». Calligaris, nel suo lungo e intricato percorso processuale, è stato condannato a una pena di 16 anni di reclusione dal giudice per l’udienza preliminare di Udine nel 2019, undici anni dopo il delitto. Due anni dopo, nel 2021, Calligaris è stato assolto dalla Corte d’assise d’appello di Trieste, ma nel 2022 la Cassazione ha annullato quest’ultima sentenza, con il caso che è finito nella città lagunare. Nuova tappa della vicenda nel dicembre 2023, con la Corte d’assise d’appello di Venezia che ha accolto le richieste della pubblica accusa confermando la condanna inflitta in primo grado all’imprenditore per l’omicidio della compagna. La difesa di Calligaris ha presentato ricorso in Cassazione e, lo scorso settembre, è arrivato l’annullamento dell’ultima decisione, con il rinvio davanti all’appello ter. Le parti si ritroveranno, sempre a Venezia, a inizio 2025. «Attendiamo la fissazione dell’assise davanti alla nuova sezione della Corte di Venezia», ha chiuso Luzzatto Guerrini.
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Ragionevole dubbio
L’auspicio è che il nuovo giudizio di fronte alla quinta sezione della Corte d’appello di Venezia riesca a fare luce sulle questioni rimaste nell’ombra, effettuando una valutazione globale di tutti gli elementi raccolti nel corso delle indagini, in modo da arrivare a una decisione conclusiva sulla vicenda. In tal modo, come richiesto dalla Cassazione, potrà essere risolto il dilemma del ragionevole dubbio, principio su cui è stata fondata l’ultima sentenza della Cassazione, che può essere sciolto solo con un’analisi capillare dei fatti nella loro interezza.